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mercoledì 6 febbraio 2013

Desaparecida?

No. Ci sono, ci sono.

Sono solo stata sommersa da un po' di cosette.
Adesso a scriverle tutte ci farei un libro, quindi vado per punti, tipo lista della spesa, attacco foto molto più significative delle parole e vi chiedo perdono!

mercoledì 7 novembre 2012

Bond Girl

Ok, ve lo dico.
Vi dico il vero motivo per cui siamo in Kenya.

Doveva essere un segreto, ma sono stata scoperta in maniera cretina scambiando email con un'amica, quindi ormai che è successo posso anche scriverci un post e buonanotte.

Il lavoro di Felix è una copertura.
Non per lui, per me.

In effetti lui crede che ci siamo trasferiti in Africa per il suo lavoro, ma in realtà è stato organizzato tutto molto, molto più in alto perché io potessi essere qui a Nairobi senza destare sospetti.
Nessun sospetto neanche con lui e, Caro, te lo dico adesso che sei in trasferta in Europa così hai tempo di digerirla!

mercoledì 4 luglio 2012

Un post al mese (magari!)

Ormai è abbastanza chiara la mia totale irregolarità nei post di questo blog.

Sicuramente la mia pigrizia innata, coadiuvata dall'hakunamataticità in cui mi trovo a vivere, è responsabile per almeno la metà di questa situazione, ma ci sono anche altri fattori da non sottovalutare.

a) Lavoro part-time, quattro ore al giorno in un posto che la mia amica Juliana chiama l'ospedale psichiatrico ma che in realtà dovrebbe essere un centro di ricerca. Questo non ha minimamente intaccato i miei compiti precedenti (chauffeur, ristoratrice, etc....) ma solo aumentato il grado di stanchezza serale. A volte sono già profondamente addormentata tra le 8.30 e le 9.00; calcolando che in Italia c'è un'ora di meno, capite anche il perché abbia difficoltà a rispettare anche un semplice appuntamento su skype. A volte sono così stanca e per così tanti giorni di fila che oggi mi sono buttata in una ricerca google sulla possibile relazione tra stanchezza cronica e intolleranze alimentari (esiste!) e mi sa che il prossimo passo sarà fare i test....

venerdì 25 maggio 2012

Addis


Addis è dove tutto è cominciato.


Dove è iniziata la mia Africa e anche se ci ho messo un po' ad arrivarci, adesso credo di essere in Kenya grazie a quel viaggio di tanti anni fa in Etiopia.

Addis non è come la ricordavo; non c'è niente delle immagini che ancora rivedo se chiudo gli occhi, è tutto cambiato, moderno, pieno.

Però le facce delle persone sono familiari, i tratti dei visi, la luce negli occhi; c'è qualcosa che mi ricorda altri visi incontrati anni fa.

lunedì 21 maggio 2012

Aga Khan 2: la vendetta


Oggi in teoria era il mio primo giorno di lavoro.

Dico in teoria perché nessuna delle persone con cui sono venuta in contatto per questo contratto mi ha mai confermato la data nonostante fosse scritta su tutti i documenti in versione ufficiosa, ufficiale, semiseria e pesce d’aprile.

Menomale che la teoria e la pratica sono due cose spesso molto diverse perché stamattina non avrei proprio potuto presentarmi al lavoro.

Sabato sera, dopo una giornata di febbre abbastanza sostenuta, abbiamo portato Filippo al nostro ospedale preferito, L’Aga Khan, più per scrupolo vista la visita all’Amboseli di due settimane fa e il - seppur minimo - rischio di malaria.

mercoledì 9 maggio 2012

Back to life, back to reality

Siamo tornati a Nairobi.

Il giorno del mio compleanno è iniziato con un caffè davanti alla tenda e la partenza per un giro con guida. Abbiamo incontrato un branco di elefanti notevole e soprattutto la guida ci ha spiegato un sacco di cose che non sapevamo (incluso scoprire che il giorno precedente ci eravamo avvicinati anche troppo ad un elefante in calore che era meglio lasciare stare...ma voi lo sapete riconoscere un elefante in calore, così su due piedi??).

domenica 1 aprile 2012

Vacanza!

Domani partiamo per le vacanze. Finalmente!

Oggi è una giornata tranquilla, tra valigie e boscaioli.

Io faccio le valigie e Felix ha pensato bene di trovare proprio oggi due boscaioli (meglio dire due tipi con accetta) che sono venuti da noi a ridurre in formato utilizzabile i tronchi di legna che abbiamo trovato in giardino e che tra poco ci serviranno per fare il fuocherello per il fresco della sera...quando uno si abitua ai trenta gradi, appena si sfiorano i venti comincia a battere i denti....

I tipi con accetta sono amici di Fred, il giardiniere, ma comunque tipi sconosciuti con accetta, quindi siamo stati un po' più prudenti oggi e non abbiamo lasciato tutte le porte di casa aperte.
Il Guardone è stato ancora più prudente: non solo si è fatto dare le carte d'identità appena sono arrivati, ma si è preso una sediolina e si è messo a guardarli dall'inizio alla fine.
Il Guardone non si smentisce mai...

Le valigie invece non sono ancora pronte, ma è solo un dettaglio e io pur di non finire mi metto addirittura a scrivere un post! Cosa non ci si inventa....

La settimana è stata abbastanza piena, come sta diventando di norma ormai.

Domenica scorsa abbiamo fatto un picnic di compleanno per Felix al Nairobi National Park.
Mi sono impegnata con dei panini pazzeschi, mica il solito prosciutto cotto, emmental e insalata! Purtroppo non abbiamo potuto accendere le candeline sulla torta perché il vento rischiava di far volare via la torta, ma a parte questo particolare il picnic è venuto proprio bene e ci siamo divertiti tutti.

La scuola tedesca ha iniziato le vacanze di Pasqua, di ben tre settimane, ma si sono organizzati bene ed hanno proposto un campo scuola nella prima settimana. Ho capito solo dopo che era a numero ridottissimo e sicuramente non per piccoli, quindi Filippo ha passato la settimana con la tata e Sveva, fortunatamente, è rientrata tra i pochi eletti.

Io non ho avuto novità sostanziali sul mio lavoro, a parte ricevere finalmente per scritto il dettaglio di quello che dovrò fare, cosa che comunque sapevo già, e la richiesta di indicare quanto tempo impiegherò e quanto vorrò essere pagata.


Detta così suona da sogno, ma poi so che ci sarà una lunga ed estenuante trattativa su entrambe le cose.
Ma niente indicazioni sulla data d'inizio, quindi domani partiamo in vacanza e forse quando torneremo dovrò presentarmi in ufficio.
Ma è tutto molto flessibile qui, molto hakunamatatico, anche negli uffici.

Nel frattempo ho approfittato del tempo libero (!) che non avrò più tra poco e ho fatto un altro salto al Toi Market a cercare altri costumi da carnevale che qui sono davvero in voga.
Adesso Sveva e Filippo hanno un guardaroba di tutto rispetto.

Venerdì sono riuscita ad incontrare tre amiche, una di fila all'altra, roba da carnet degli appuntamenti. 
E ieri abbiamo fatto un BBQ prima che arrivi (finalmente!) la stagione delle piogge e i bimbi si sono scatenati talmente tanto che oggi non fanno altro che frignare e dormire (Filippo si è appena svegliato dalla siesta e sta facendo merenda e Sveva si è addormentata per la seconda volta in poltrona...).

Bene, questo il Reader's Digest della settimana.....e ora non ho più scuse, a parte lavare i piatti non mi resta altro se non finire le valigie!

martedì 20 marzo 2012

Drive

Questa volta lo ammetto; non ho voglia di scrivere.

Di piccole cose ne sono successe, sicuramente molte in paragone con quelle che di solito uso come pretesto per un post.

Filippo è stato malato tre volte e Sveva una nel giro di due settimane, ci siamo fatti numerosi giri in ospedali, pronti soccorsi, pediatri veri o presunti, abbiamo fatto venire a Filippo il terrore delle medicine, giocandoci per sempre la possibilità di ridargli un antibiotico in maniera normale.

Papà nel frattempo ha continuato a svolazzare per l'Africa (adesso è di nuovo in Sudan) e ancora non si ferma.

Mamma ha sostenuto un colloquio presentandosi con una tanica di benzina (è una lunga storia, potevo scriverci un post..), ha avuto il posto e le manca talmente tanto il lavoro che ha già cominciato a fare le cose base pur non avendo ancora firmato un contratto.

La tata è sempre più triste perché non vuole che mamma lavori...di solito sono i figli, ma a volte succedono cose strane.

Il computer di mamma ha deciso di autodisintegrarsi proprio quando serviva di più, ma questa volta mamma era pronta e ha salvato i dati prima dell'esplosione.

Sveva ha iniziato ad andare a cavallo con la sua amica Flora e sembra davvero che le piaccia.

Filippo parla, in italiano con mamma, in inglese con la tata e in tedesco con la maestra e per la prima volta nella mia vita di mamma mi sento dire dalla maestra che è uno dei migliori della sua classe...un po' gongolo!

La tata ha cucinato le lasagne dopo avermele viste fare una sola volta e sono risultate un successone. Aveva fatto anche i taralli pugliesi qualche tempo fa. Anche quelli un successone...mi sa che la promuoviamo a cuoca!

Infine mamma, papà e tata hanno visto un film l'altra sera che ha suscitato reazioni contrastanti. Il film è Drive, con Ryan Gosling, attore interessante quando non fa il bello, peccato che faccia sempre più il bello e poco l'interessante. 
La tata sbadigliava in maniera impressionante e ancora non capisco perché sia rimasta fino alla fine del film, mentre mamma e papà sono rimasti ipnotizzati dalla colonna sonora che è in effetti dominante. 
Mamma da due giorni se la sta ascoltando a ripetizione, a costo di diventare scema e si salva solo perché non può mettersela su CD da ascoltare in macchina, visto che il computer autodisintegrato e prontamente riparato dal  papà, per ora ha solo funzioni minime (non riesco ad aprire un pdf, figuriamoci fare un CD...). Insomma, qualcosa è successo e, a parte i problemi tecnici, avrei potuto scrivere qualcosa di più.

Se solo avessi voluto...

mercoledì 7 marzo 2012

Posso chiamarla sfiga?

Felix è in Sudan.

In questo periodo svolazza quà e là per l'Africa: Somalia, Sudafrica, Sudan, Sudan (a distanza di una settimana nello stesso posto, quando si dice economie di scala!).

Tutti con la S comunque...gli manca il Senegal, lo Swaziland e Sao Tomé e siamo a posto.

E io ovviamente resto a casa a tessere la tela e occuparmi della prole.

La prole ha deciso di farsi venire la febbre alta, senza apparente motivo, esattamente quando il papà non c'è, quindi lui va via e uno dei due si ammala, lui torna e stanno tutti bene.

E va bene, uno si organizza, abbiamo il pediatra migliore di Nairobi, la tata che può stare con il malato di turno quando mamma esce per gli approvvigionamenti, la tachipirina e l'ibuprofene (im)portati dall'Italia con spiegazioni più o meno chiare in italiano (ve lo immaginate il bugiardino, che già di per sé ha un nome poco rassicurante, scritto pure in inglese/swahili? Pensate solo agli effetti collaterali...).

Ma se a tutto questo aggiungete che stamattina mamma ha il suo primo colloquio di lavoro a Nairobi e che:

a) Non ha un vestito decente (a parte quelli vintage che poco si addicono ad un colloquio di lavoro) perché gli ultimi tre completi li ha appena regalati alla tata pensando che non avrebbe più fatto un colloquio di lavoro e che comunque ormai ci stava dentro strizzata come un culatello.

b) Non ha assolutamente avuto il tempo di prepararsi e non ricorda nemmeno quale versione del curriculum ha mandato per il colloquio in oggetto. Ieri sera, ultima opportunità per darsi un'occhiata alle cose, si è incasinata tra post e telefonate su skype con internet che funzionava a singhiozzo e non facilitava l'impresa e che poi è crollata senza concludere granché nel lettone accanto a Sveva febbricitante. Alle 4.30 circa è stata svegliata da Filippo con 39 ed ha finito la notte tra misurazione di febbri, medicine, pannolini, collassata sul materasso accanto al lettino di Filippo sulla cui fronte si poteva cuocere un'omelette.

c) E' talmente a secco di benzina che andando al colloquio la Mercedes si fermerà a metà strada e dovrà parcheggiarla alla bell'e meglio e andare al colloquio in pikipiki (l'ultimo che ho preso mi ha fatto quasi giurare che non ne avrei presi più).

d) Non è poi così sicura di voler tornare a lavorare e tutti i segnali del cielo vanno nella stessa direzione, però è proprio il posto dove ricominciare se vuole tornare sulla piazza e non ritrovarsi tra tre anni depressa sul lago a rimpiangere la volta in cui.

e) Si fa pochissime illusioni che non sia un lavoro da lemming.

Insomma, se riuscirò a trovare un vestito non troppo fricchettone o da sera (queste sono le mie categorie di abiti attuali), arrivare a destinazione senza perdere pezzi, non fare la figura della svampita che chiede Ma che posto è questo? Ma davvero vi ho mandato un curriculum??, se alla prole malata all'unisono (non era mai successo!) non vengono le convulsioni che non sono mai venute o altre cose strane per cui la tata mi debba chiamare nelle due orette scarse di colloquio e se non so cos'altro, forse mamma torna al lavoro.

Forse....