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domenica 9 settembre 2012

Al Dente!


Quando eravamo in Italia quest'estate, poco prima del suo sesto compleanno, Sveva ha perso il primo dentino.

E' stata coraggiosissima all'ultimo, quando ha voluto che Felix glielo tirasse.

Credo che le abbia dato una mano il sapere che il dente sarebbe finito in una scatolina (che io mi sono premunita di comprare un anno fa...) e che un certo topino sarebbe passato per prendere il dentino lasciando in cambio un regalo.

Tutto è stato molto carino, il regalo è stato carino, la sorpresa, il poter mostrare alle amichette che non solo aveva sei anni, ma anche una finestrella.

Insomma il classico bel ricordo.

martedì 10 luglio 2012

Il lato positivo è sempre più nascosto...

Domenica alla fine sembrava tutto a posto.

Lunedì mattina pure.

Accompagno i bambini a scuola (campo estivo. Con il cielo grigio che c'è, i 14 gradi ed i golfini di lana che stiamo tirando fuori, chiamarlo estivo è incongruente) e visto che con la tata azzoppata non posso pretende di fare un orario d'ufficio normale, decido di rimanere a lavorare a casa (il lato positivo delle consulenze...).

Lavoro bene tutta la mattina, alle 12.00 prendo i panini e la coperta da picnic (ricordo: 14 gradi che magari nel frattempo sono po' aumentati..) e vado a scuola a riprendere i marmocchi, scopro che Filippo è caduto rovinandosi mezza faccia come al solito, li faccio mangiare sotto gli occhi divertiti del preside della scuola, e sono pronta per riportarli a casa con Filippo possibilmente addormentato.


Il lato positivo...

Ok, la tata stava un po' male.

Da quando mi ha chiamata dicendo che avrebbe preso un pikipiki e che era al villaggio accanto è passata un'ora abbondante. Al che le ho detto che l'andavo a prendere.

In effetti il piede era il doppio e le faceva visibilmente male, quindi siamo andate direttamente al pronto soccorso.

Per fortuna ne esiste uno molto vicino a casa (è solo poco attrezzato di buoni pediatri, o forse semplicemente di pediatri, quindi quando Filippo deve fare il tagliando trimestrale co tocca andare all'Aga Khan) dove ci hanno ricevute subito, in un ambiente supermodermo e dall'aria estremamente efficiente dieci volte più che all'Aga Khan che se vi andate a leggere i primi post era già ad un livello intergalattico rispetto all'ospedalino di campagna dove hanno visto la luce i miei pargoletti.

lunedì 21 maggio 2012

Aga Khan 2: la vendetta


Oggi in teoria era il mio primo giorno di lavoro.

Dico in teoria perché nessuna delle persone con cui sono venuta in contatto per questo contratto mi ha mai confermato la data nonostante fosse scritta su tutti i documenti in versione ufficiosa, ufficiale, semiseria e pesce d’aprile.

Menomale che la teoria e la pratica sono due cose spesso molto diverse perché stamattina non avrei proprio potuto presentarmi al lavoro.

Sabato sera, dopo una giornata di febbre abbastanza sostenuta, abbiamo portato Filippo al nostro ospedale preferito, L’Aga Khan, più per scrupolo vista la visita all’Amboseli di due settimane fa e il - seppur minimo - rischio di malaria.