venerdì 8 febbraio 2013

Sommer Fest

Vi succede di essere fraintesi?
Immagino di sì.

E vi succede anche di finire in situazioni in cui non volevate finire e non avere il coraggio di dire di essere stati fraintesi?
A me sta succedendo e mi ripeto che se sono così stupida da non avere il coraggio di spiegare un malinteso, mi merito appieno di essere in questa situazione.

La storia è questa.


Durante il mio ultimo delirante periodo all'ospedale psichiatrico, mi sono persa una serie di attività scolastiche che non si ripeteranno più, nelle quale i genitori erano invitati a partecipare come volontari. Attività come fare i biscotti di Natale con i bambini nella cucina della scuola. Ok, Natale si ripeterà l'anno prossimo, ma sarà diverso perché Sveva sarà già alle elementari e non avrò l'occasione di fare biscotti a scuola con entrambi i  miei bambini.
Quindi me la sono persa. Per un lavoro idiota all'ospedale psichiatrico.

Converrete con me che non ne valeva la pena.

Quindi appena libera (letteralmente; appena uscita dall'ospedale psichiatrico l'ultimo giorno!) ho dato la mia disponibilità a partecipare alle attività della scuola.
Purtroppo nella foga non sono stata particolarmente selettiva o accorta o semplicemente non ho capito un tubo e ho creduto il contrario.
Fatto sta che era appena girato un email per chiedere disponibilità ad aiutare durante/per una  festa estiva non meglio specificata e io, incontrando la rappresentante dei Gufi, la classe di Sveva (sì, l'asilo tedesco ha rappresentanti per ogni classe e una struttura di comunicazione genitori-asilo che niente ha da invidiare al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite!), le sorrido e piena di entusiasmo le dico che sono libera dal lavoro e mi piacerebbe fare qualcosa di più nelle attività scolastiche.
Nella mia testa pensavo ad una torta alle carote e cocco che mi viene da Dio, da vendere a fette durante questa non meglio specificata festa estiva.

Immaginatevi quindi la sorpresa di vedere dopo qualche giorno un email dal titolo Sommerfestplanungskommittee (magari qualche spazio non avrebbe fatto male a nessuno...) e un testo che diceva Mio nome, Heike and Nadine are happy to be on the team too. Are we all free next Friday to meet in the school cafeteria at 8am?

Ora, prima di tutto di che accidenti stava parlando? Eravamo passati da festa estiva a comitato pianificatore della festa estiva senza battere ciglio, mi ritrovavo parte di un team di sconosciuti e in più adesso che finalmente non dovevo stressare tutti la mattina per arrivare in tempo al lavoro, dovevo stressare tutti per farmi arrivare in tempo ad una riunione del  Sommerfestplanungskommittee alle otto di un venerdì mattina in cui tra l'altro avevo già un appuntamento con Hayet che se le do buca un'altra volta mi sbrana (credetemi, Hayet può sbranare, l'ho vista in azione...)?

Ecco, una persona intelligente avrebbe risposto a quel messaggio, gentilmente, spiegando il malinteso e proponendo la torta alle carote e cocco.

Io no.

Quindi adesso sono parte del Sommerfestplanungskommittee che è composto da gente normale e gente meno normale.
Tipo una signora di circa centoventi chili che ha chiaramente specificato che se vogliamo vendere dolci durante la festa, il ricavato di ogni dolce deve andare alla classe del bambino della mamma che l'ha fatto, perché ci sono dolci che vendono e dolci che non vendono e non è giusto punire tutti se una mamma fa un dolce da schifo.
Tenete conto che la festa riguarda l'intera scuola che ha dodici classi più sei dell'asilo.
Ci vuole un ragioniere.
O forse la tipa è una ragioniere e si è sottilmente offerta di tenere la contabilità delle fette di torta vendute.
Oppure è una pasticcera vista la stazza e vuole il suo momento di gloria.

Ad ogni modo, è stato il momento in cui ho capito di essermi cacciata in un casino.
E poi è passata Hayet che ha minacciato di sbranarmi.

Devo trovare una via d'uscita, anche non particolarmente elegante, non importa, basta tirarmi fuori...


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