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venerdì 8 febbraio 2013

Sommer Fest

Vi succede di essere fraintesi?
Immagino di sì.

E vi succede anche di finire in situazioni in cui non volevate finire e non avere il coraggio di dire di essere stati fraintesi?
A me sta succedendo e mi ripeto che se sono così stupida da non avere il coraggio di spiegare un malinteso, mi merito appieno di essere in questa situazione.

La storia è questa.

giovedì 1 dicembre 2011

E' qui la festa?

Non c'è niente da dire; il castello si presta alle feste.

Solo dalla nostra veranda potrebbe venire fuori un trilocale degno di questo nome in una qualsiasi città italiana.

Con almeno due bagni.

Ad ogni modo, la settimana scorsa Filippo ha compiuto due anni (di già??) e visto che Leah, una delle migliori amichette di Sveva , ne ha fatti tre qualche giorno dopo, abbiamo optato per una festa comune...nella nostra veranda appunto.

Ho cominciato a cucinare giovedì e mi sono fermata domenica mattina. A pranzo ho implorato Felix di portarci fuori perché non volevo più mettere piede in cucina!

La torta di compleanno propriamente detta però l'ha fatta la tata che è rimasta affascinata da un libro che ho comprato un po' di tempo fa sui dolci con glassa. 

Sapete quelle cose di mille colori  che da noi sono visti con sospetto, fatti solo di zucchero e coloranti (probabilmente tossici) e che invece in altri paesi sono il top del top delle torte? 

Ecco, adesso ne ho il freezer pieno e ne sto dando fette a destra e a sinistra...tra un po' vado al cantiere qui di fronte, quello con statisticamente almeno un delinquente che non vede l'ora di svaligiarci la casa e gliene offro qualche fetta, così o mi faccio amico il delinquente che non mi svaligerà più la casa, o lo intossico per bene e comunque non mi svaligerà più la casa.

Mi sa che mi conviene...

La festa è stata un successo, nonostante avessimo la casa praticamente piena di sconosciuti visto che erano tutti amici di Leah che noi non conoscevamo ancora.

E anche piena di fango perché piove quasi ininterrottamente da quindici giorni e il giardino e così zuppo d'acqua che quando ci si cammina viene fuori come se fossimo su una spugna...

Giusto per non farci mancare festeggiamenti,  ho fatto una torta anche per l'asilo.

Alle carote, con poco burro...insomma di quelle sane, per me, ma non abbastanza per le mamme intransigenti della scuola tedesca che pare ritengano l'uva troppo dolce da dare come merenda ai bambini.

Il prossimo anno porto direttamente le carote così non faccio neanche la fatica di cucinare!

Comunque alla maestra svizzera di Filippo la torta è piaciuta e si è fatta dare la ricetta, dicendomi di fregarmene delle mamme intransigenti e dell'uva.

Lo stesso giorno della festa è anche arrivato un altro ospite per una settimana e stamattina una seconda ospite per due giorni.

Uno dei due dormirà nella stanza dei giochi, o in veranda, oppure spostiamo la tata, ma non mi sembra giusto.

Da qualche parte li mettiamo, non c'è problema, dopotutto abbiamo un castello!

venerdì 23 settembre 2011

Party!

Finalmente siamo riusciti a festeggiare il compleanno di Sveva come si deve!

Un po’ in ritardo (ci è voluto un po’ per convincerla che non aveva già sei anni, dopo solo un mese dall’averne compiuti cinque…), grazie alla congiuntura trasloco-container-inizioscuola, ma alla fine è venuta fuori un festa proprio come ci aspettavamo.
Anzi, meglio…

Nonostante le inondazioni ricorrenti, il viavai di idraulici, gli allarmi perfinta, i forni killer e tutto quello che si è messo di traverso, sabato alle 3.30 è iniziata la festa e, a parte due defezioni, siamo riusciti a radunare tutti i bambini con cui Sveva ha stretto amicizia in questi (quasi) tre mesi in Kenya; italiani, tedeschi, italo-tedeschi e kenioti.
E' stato un po' come rivedere tutte le tappe fatte fin'ora attraverso i visi di tutti quei bambini e vedere Sveva così contenta e al centro dell’attenzione ci ha ripagati dello stress degli ultimi giorni.
Il trampolino e l’altalena del nonno hanno avuto un grande successo e alla fine ci siamo ritrovati ad inaugurare ufficialmente il castello con più o meno tutti i nostri amici.
Insomma, un successo su tutta la linea direi.

Forse anche perché non paragonabile visto che non abbiamo mai fatto una vera festa di compleanno per Sveva né tantomeno una di inaugurazione per nessuna delle case in cui ci siamo trasferiti sul Lago, nonostante fosse sempre tra le cose da fare prima o poi.

La settimana è iniziata con un’altra festa: l’inaugurazione dell’asilo, o meglio della nuova ala dell’asilo tedesco, con tanto di canti dei bambini (Sveva non faceva altro che esercitarsi tutto il giorno a cantare in tedesco…) e discorso del direttore della scuola e della direttrice dell’asilo che, giuro, sembrava la versione magra della Merkel.
Io non ho una grande esperienza di asili, ma devo dire che se già quello tedesco mi sembrava all’avanguardia, la nuova ala (che praticamente ha raddoppiato il volume dell’asili) è qualcosa di spaziale. 
 
E’ tutto talmente bello, colorato, pieno di giochi (tutti estremamente educativi, ovviamente…) e a misura di bambino che in confronto la ristrutturazione dell’asilo italiano di Sveva, che era passata per il fiore all’occhiello dell’amministrazione comunale, fa più o meno la stessa figura di una grande pulizia di primavera.
E’ tutto così accogliente che in questo momento preferisco scrivere dalla caffetteria della scuola tedesca (il ristorante, come lo chiama Sveva) che dall’Art Café del Village Market.
Va detto che sono al secondo giorno del secondo inserimento all’asilo di Filippo e che quindi devo stare nei dintorni, ma vi giuro che si sta molto meglio qui che in qualunque altro posto!
L’inserimento di Filippo ha subito una battuta d’arresto la scorsa settimana, il giorno delle inondazioni e tra una cosa e l’altra mi ero preparata a passare almeno tre mattine piene all’asilo con Filippo attaccato ad un polpaccio, invece, dopo qualche pianto iniziale, è bastato dargli da mangiare e portarlo fuori in giardino perché si dimenticasse chi era la mamma e chi la maestra.
E vediamo se finalmente posso dedicarmi ad altre attività dalla prossima settimana!
Nel frattempo siamo tornati a cena da Lord Erroll (monotoni!), ma questa volta senza fermare la macchina per chiamare il Guardone e pare proprio che sia arrivata finalmente l’estate, con temperature decisamente più calde, creme solari, cappellini, bambini rossi come pomodori e la scoperta che sia Sveva che Filippo sono cresciuti un bel po’ (a forza di ugali, probabilmente…) e che dobbiamo fare un bel giro di shopping per rinnovare il guardaroba estivo di entrambi perché hanno ancora cose da Lago umido.
Mi sa che approfitterò anch’io del giro di shopping….