venerdì 16 novembre 2012

Terapia d'urto

Furio è un amico di università (di entrambi perché abbiamo fatto la stessa università).
Ci vorrebbe un blog solo su Furio, ma in questo caso mi limiterò ad un post.

La terapia d'urto è solo una delle cose per cui Furio è nominato dagli amici ricordando il periodo universitario.
Furio era un acerrimo sostenitore della terapia d'urto.

Quando era malato, influenza generalmente, indipendentemente dalla temperatura raggiunta o dalla serietà dei sintomi, Furio si metteva la tuta e con qualunque condizione atmosferica, partiva a fare jogging.

La teoria era o stramazzo per la strada o ammazzo tutti i germi e torno guarito.

venerdì 9 novembre 2012

Mamma butta la pasta!

Finalmente ce l'ho fatta. 

Come mi riprometto ormai da un bel di tempo, finalmente ieri mi sono presa una giornata di riposo dal lavoro (...) e, dopo aver spulciato non so quante ricette e comprato una confezione da 25 uova, ho fatto la pasta in casa.

Il merito va in gran parte alla mia amica Juliana che poco prima di partire per la Colombia mi ha lasciato in eredità la macchina per tirare la pasta, che lei aveva comprato per fare gli involtini cinesi, o forse i samosa indiani o chessoìo, in cambio della promessa di trovarle la vera ricetta della pasta all'uovo, testata e con implicito invito a cena al suo ritorno dal Sud America.

mercoledì 7 novembre 2012

Bond Girl

Ok, ve lo dico.
Vi dico il vero motivo per cui siamo in Kenya.

Doveva essere un segreto, ma sono stata scoperta in maniera cretina scambiando email con un'amica, quindi ormai che è successo posso anche scriverci un post e buonanotte.

Il lavoro di Felix è una copertura.
Non per lui, per me.

In effetti lui crede che ci siamo trasferiti in Africa per il suo lavoro, ma in realtà è stato organizzato tutto molto, molto più in alto perché io potessi essere qui a Nairobi senza destare sospetti.
Nessun sospetto neanche con lui e, Caro, te lo dico adesso che sei in trasferta in Europa così hai tempo di digerirla!

martedì 6 novembre 2012

My Public Opinion


I kenioti sono divertenti e hanno proprio humor in molte situazioni.

Poi per carità, ci sono anche tante situazioni in cui lo humor sarebbe meglio se lo tenessero per sé, ma a volte hanno delle uscite grandiose.

Se avete fisse che siete grassi, volete dimagrire, quando andate a comprare i vestiti trovate solo taglie 36 o premaman, insomma tutte quelle normalissime fisse che vengono (per forza) quando uno in Europa accende la televisione o sfoglia una rivista, allora venite in Kenya e vi passerà tutto.

Vi ricordate quando la tata ha dato del grasso a Filippo?

giovedì 1 novembre 2012

Halloween??

Avete presente il Fantasma di Canterville? Avete presente la signora americana che non crede ai fantasmi nemmeno a pagare e ogni mattina cerca di rimuovere la macchia di sangue dal pavimento del salotto con l'ultimo prodotto americano super efficiente, super tossico e dal risultato super sicuro?

Ecco mi sono sentita un po' così l'altra notte.

martedì 30 ottobre 2012

Naivasha...


Macché, sono sempre uguale, non ce la faccio a scrivere regolarmente!

Vado a caso, ormai lo sapete, quindi rassegnatevi e controllate di tanto in tanto se ho scritto qualcosa, magari è la volta buona. Oppure usate i Seguimail e Seguipost in fondo alla pagina (sempre che li abbia configurati bene...).
Ma datemi un'occhiata di tanto in tanto!

Allora, la pausa, oltre che alla mia proverbiale pigrizia è dovuta al fatto che siamo stati per due fine settimana di seguito nello stesso posto a Naivasha: l'Elsamere conservation trust.

sabato 6 ottobre 2012

Oktoberfest

Ci sono stata una volta, all'Oktoberfest, a Monaco e tutto era perfettamente tedesco (oops, bavarese!), perfettamente tradizionale, perfettamente perfetto.

Talmente perfetto che mi sono sempre rifiutata di andare ad una famosa Oktoberfest che si organizza sul Lago e che pare invece sia degna di nota, ma purtroppo non è perfettamente bavarese, tradizionale e perfetta.

Insomma, non volevo rovinarmi il ricordo di Monaco.

venerdì 5 ottobre 2012

Attivamente...

Ci sono periodi in cui i giorni sembrano scorrere più veloci. Vi succede?

Deve essere quando si hanno così tante cose da fare che non c'è neanche il tempo di pensare a come farle tutte; si fanno e basta.

Questa settimana è stata abbastanza piena.

Ho avuto ben due riunioni all'ospedale psichiatrico e se la prima mi ha fatto apprezzare di più i miei colleghi più stretti e dubitare del nomignolo che la mia amica Juliana ha affibbiato a quel posto, la seconda riunione ha fugato ogni dubbio, pur lasciando intatto l'apprezzamento per i colleghi più stretti.

martedì 2 ottobre 2012

Perché non ho studiato medicina....

Medicina è l'unica facoltà che ho scartato senza pensarci due volte.

Ci ho messo un po' a decidere cosa avrei fatto da grande (che poi è quello che non sto facendo), ma non mi vedevo proprio in camice bianco, neanche per un nanosecondo.

Deve essere per una specie di legge del contrappasso che in questo periodo passi più tempo negli ospedali che in qualunque altro posto (qualunque!).

La buona notizia è che non è stato per Filippo a questo giro.

Sabato mattina, dopo la mia consueta lezione di tedesco alla scuola tedesca, invece di incontrarmi con Felix al River Café come facciamo spesso e volentieri al sabato mattina, mollando i pargoli alla tata e godendoci un po' di tempo insieme, ho leggermente cambiato il luogo dell'appuntamento, chiamandolo e chiedendogli se ci potevamo incontrare al Warwick Center, dove c'è un pronto soccorso, ma soprattutto il dottore che abbiamo eletto a nostro medico di famiglia in Kenya.

venerdì 28 settembre 2012

Caffeina...

Il caffè dell'ospedale psichiatrico è la chiave di tutto.
E' il perché quel posto è un ospedale psichiatrico.

Io ho una certa abitudine al caffè. Ho avuto periodi di seria dipendenza ed elevatissima tolleranza alla caffeina.

Ora che sono un po' più grande comincio a sentire l'effetto nervino della caffeina, anzi dell'abuso di caffeina, molto prima di quanto non facessi tempo fa.

E quindi sono passata a caffè più leggeri, diluiti, annacquati. 
Ma sempre di caffè si tratta.

giovedì 27 settembre 2012

Happy Birthday!

Oggi è il compleanno della mamma.

Non io; la mia mamma.

L'anno scorso l'ha festeggiato con noi, in mezzo ad inondazioni, inserimenti all'asilo e traslochi ed è passato un po' inosservato.

Forse anche perché negli stessi giorni abbiamo festeggiato il compleanno di Sveva in ultraritardo...

Comunque, questa volta me lo sono ricordata, nonostante la mia patologica mancanza di memoria per queste cose.

martedì 25 settembre 2012

Dagli spago....

Ieri la tata ha fatto il polpettone.
Non il polpettone semplice che si mescola tutto, si fa una palla e via.
No, il polpettone avvolto da fette di prosciutto.
Ricetta australiana...

Peccato che il prosciutto qui costi una fortuna a meno che non sia il prosciutto locale glassato al miele e infilzato di chiodi di garofano.

Che a me piace, intendiamoci. A piccole dosi.

domenica 23 settembre 2012

Nouvelle cuisine

E' arrivata la cucina nuova.

Cucina nel senso del blocco fuochi e forno.

Doveva arrivare circa un anno fa quando, entrando al castello, ci siamo resi conto che la cucina, il blocco cucina, era piccolo per lo spazio che aveva lasciato tra i mobili e facendo notare la cosa, dall'ufficio ci hanno risposto prontamente che ci avrebbero fornito di blocco cucina a sei fuochi anziché a quattro.
Perché no? ci siamo detti e mi sono precipitata al Nakumatt piena di buona volontà a vedere i modelli (tre) per avere un'idea del prezzo e prendere anche qualche misura in modo da non avere sorprese.

Perdita di tempo.

La sorpresa arriva sotto forma di blocco cucina a sei fuochi, con forno più piccolo del blocco a quattro e fuochi non funzionanti. Omini che portano dentro casa scatoloni, che caricano la vecchia cucina e poi la riscaricano dalla macchina, scusi, scusi dovevamo controllare prima, rimediamo subito hakuna matata.

martedì 18 settembre 2012

Il Guardone

Il Guardone se ne va. 
Ci abbandona. 
Dopo un anno di onorato servizio il Guardone ci lascia.

Il Guardone è la guardia che è stata con noi per più tempo; l'abbiamo trovato quando siamo entrati al Castello, affiancato da James che era decisamente più simpatico e si prestava agli scherzi dei bambini.

Non andavano un gran ché d'accordo il Guardone e James; la volta che a James hanno rubato la bicicletta, assalendolo con un coltello e ferendolo, il commento del Guardone è stato Frigni come una donna!
Non proprio il genere di commento che ti aspetti dal tuo collega quando ti vede arrivare sanguinante...

domenica 16 settembre 2012

Diamoci un taglio!



Da quasi due settimane Sveva chiede di avere i capelli corti, come Eleonora, dice, la sua amichetta dell'asilo sul Lago, che in effetti ha un caschetto da far invidia.

Da quesi due settimane cerchiamo di distoglierla da questo pensiero, papà perchè non vuole vedere la sua bionda principessa con i capelli corti e mamma perché oltre a non voler vedere la sua bionda principessa con i capelli corti, non vuole neanche la responsabilità di doverglieli tagliare.

Papà ha trovato l'idea geniale Se davvero li vuoi corti saprai anche aspettare un po' per farci vedere che sei davvero convinta.

Papà ancora non ha capito che Sveva è una capocciona, meno evidente di Filippo, ma comunque una capocciona.

La maledizione del venerdì


Un venerdì fà Filippo è caduto dalle scale, si è storto due denti, ne ha perso uno, etc, etc.

Venerdì scorso invece, non è ancora chiaro come, si è fatto male nella parte più delicata possibile (sarà che deve prendere ancora le misure, senza pannolino...) e abbiamo passato una nottata con lui nel lettone che appena doveva fare pipì urlava con un matto, la mattina dopo all'Aga Khan (facciamo una volta uno e un volta l'altro ospedale....) per analisi, pediatri etc etc.

martedì 11 settembre 2012

Pica della Mirandola....

Non sono mai stata particolarmente brava a ricordarmi i compleanni.
Direi che non riesco a ricordarmene quasi nessuno.

Mi ricordo le date di nascita di Filippo e Sveva, ma forse è solo perché le devo scrivere nei moduli della scuola, nei moduli dell'aereoporto, nei moduli delle iscrizioni a qualunque tipo di attività, dappertutto insomma.
O magari è perché quei due giorni sono stati particolarmente impegnativi.

domenica 9 settembre 2012

Al Dente!


Quando eravamo in Italia quest'estate, poco prima del suo sesto compleanno, Sveva ha perso il primo dentino.

E' stata coraggiosissima all'ultimo, quando ha voluto che Felix glielo tirasse.

Credo che le abbia dato una mano il sapere che il dente sarebbe finito in una scatolina (che io mi sono premunita di comprare un anno fa...) e che un certo topino sarebbe passato per prendere il dentino lasciando in cambio un regalo.

Tutto è stato molto carino, il regalo è stato carino, la sorpresa, il poter mostrare alle amichette che non solo aveva sei anni, ma anche una finestrella.

Insomma il classico bel ricordo.

sabato 8 settembre 2012

Masai Mara

Da quando siamo arrivati in Kenya parliamo di un safari al Masai Mara.
E' probabilmente la prima meta turistica del Kenya. O la seconda, dopo Malindi; dipende da cosa vi piace fare.

Uno dei punti a sfavore del Masai Mara é la presenza di anofele, la zanzara che trasmette la malaria. Questo é il motivo per cui ho sempre glissato sulle proposte di safari fin'ora. Glissato sapendo bene che prima o poi ci saremmo andati, come prima o poi andremo sulla costa, ma prendiamo le cose una per una.

giovedì 6 settembre 2012

A blog without focus is just a fancy diary, and a blog without regular updates is called a website


Devo dire grazie a Fergus.

Fergus è un collega, nel senso che lavoriamo nello stesso ospedale psichiatrico, ma non ci occupiamo delle stesse cose. 
Un giorno per caso abbiamo preso un caffè insieme e una collega comune mi ha presentata come un'esperta blogger.
Ho cercato di fermarla, ma sapete quando non c'è niente da fare?

Era un po' come se volesse andarsene e mollare Fergus a qualcun'altro.

E così l'ha mollato a me.

mercoledì 5 settembre 2012

Emisfero Sud


Cinque settimane di vacanza.

Non avrei mai creduto possibile si potessero fare cinque settimane di vacanza. Il bello di essere consulente. Si perché Felix invece ha dovuto spezzare le vacanze in due e tornare in Somalia. 
Questo ha avuto due effetti, direi entrambi positivi.

mercoledì 25 luglio 2012

Emisfero Nord


Non c’è molto d’interessante e soprattutto niente di africano in questo periodo, a parte i kikoy per coprire Filippo che dorme, i miei sandali masai con i quali ancora non riesco a camminare senza attirare l’attenzione – non per i sandali ma per come cammino io con le infradito – l’antizanzare al neem che puzza come una raffineria e tiene sì lontane le zanzare ma anche tutti gli altri esseri viventi e quelle due o tre tonnellate di orecchini e perliname di varia natura che mi sono portata dietro togliendo spazio a qualcos’altro di fondamentale che per fortuna non ho ancora individuato.

sabato 14 luglio 2012

Migrazioni

Eccoci qua, quasi pronti alla partenza. Quasi pronti alla migrazione stagionale.


Valigie pronte, mezze vuote nella beata speranza di riempirle di cose utili e non al ritorno; vestiti leggeri nella beata speranza che non succeda di nuovo che ci portiamo dietro la pioggia da un continente all'altro e medicine ridotte allo stretto necessario nella beata speranza che l'otite di mamma rimanga l'evento più importante da riportare negli annali delle migrazioni di famiglia.

martedì 10 luglio 2012

Il lato positivo è sempre più nascosto...

Domenica alla fine sembrava tutto a posto.

Lunedì mattina pure.

Accompagno i bambini a scuola (campo estivo. Con il cielo grigio che c'è, i 14 gradi ed i golfini di lana che stiamo tirando fuori, chiamarlo estivo è incongruente) e visto che con la tata azzoppata non posso pretende di fare un orario d'ufficio normale, decido di rimanere a lavorare a casa (il lato positivo delle consulenze...).

Lavoro bene tutta la mattina, alle 12.00 prendo i panini e la coperta da picnic (ricordo: 14 gradi che magari nel frattempo sono po' aumentati..) e vado a scuola a riprendere i marmocchi, scopro che Filippo è caduto rovinandosi mezza faccia come al solito, li faccio mangiare sotto gli occhi divertiti del preside della scuola, e sono pronta per riportarli a casa con Filippo possibilmente addormentato.


Il lato positivo...

Ok, la tata stava un po' male.

Da quando mi ha chiamata dicendo che avrebbe preso un pikipiki e che era al villaggio accanto è passata un'ora abbondante. Al che le ho detto che l'andavo a prendere.

In effetti il piede era il doppio e le faceva visibilmente male, quindi siamo andate direttamente al pronto soccorso.

Per fortuna ne esiste uno molto vicino a casa (è solo poco attrezzato di buoni pediatri, o forse semplicemente di pediatri, quindi quando Filippo deve fare il tagliando trimestrale co tocca andare all'Aga Khan) dove ci hanno ricevute subito, in un ambiente supermodermo e dall'aria estremamente efficiente dieci volte più che all'Aga Khan che se vi andate a leggere i primi post era già ad un livello intergalattico rispetto all'ospedalino di campagna dove hanno visto la luce i miei pargoletti.

domenica 8 luglio 2012

TCP

Mi ha salvata più di una volta, quindi glielo devo.

Devo un post al TCP.

La prima volta che l'ho incontrato ero in Inghilterra e me lo ha presentato un collega di lavoro.

Ero, credo, alla seconda missione di lavoro e non solo mi sono ammalata, non solo non sapevo dove andare a cenare la sera ed ero troppo idiota per chiedere piuttosto che cenare nella camera di uno sperduto campus inglese a coca cola e digestive allo zenzero, ma mi si sono anche rotti i tacchi -entrambi - degli stivali che erano ovviamente le uniche scarpe che mi ero portata. Il collega è stato molto comprensivo e gentile e mi ha scortata al laboratorio di meccanica del campus, dove si sono dati da fare in tre a martellare sulle mie scarpe, tra una battuta e l'altra sulla qualità delle scarpe italiane.

giovedì 5 luglio 2012

Cup of tea?


Eccoci allora, come promesso, prima di domenica con il post di quello che è successo una settimana fa....

Intorno a Nairobi, soprattutto verso nord, verso la Rift, ci sono le terre fertili, quelle che appartengono alla tribù dei Kikuyo (e un giorno, quando l'avrò capita per bene, spiegherò la storia delle tribù del Kenya e le lotte di potere che hanno portato al casino delle scorse elezioni...) oppure ai figli degli inglesi emigrati (detti anche coloni...) che non hanno fatto una piega quando hanno deciso dove stabilirsi; mica a Nairobi centro, mica a Westlands, Riverside o chessòio, no, si sono equamente divisi tra Karen, il sobborgo figo a sud-ovest, quello dove stava Karen Blixen, mica la prima arrivata, e le terre a nord da Limuru a Laikipia, quella dei lodge per turisti americani (prezzo più basso sui 600 dollari a notte...a cranio, ovvio!), quello deve ci sono tutti i ranch a partire da quello di Kuki Gallmann.

mercoledì 4 luglio 2012

Un post al mese (magari!)

Ormai è abbastanza chiara la mia totale irregolarità nei post di questo blog.

Sicuramente la mia pigrizia innata, coadiuvata dall'hakunamataticità in cui mi trovo a vivere, è responsabile per almeno la metà di questa situazione, ma ci sono anche altri fattori da non sottovalutare.

a) Lavoro part-time, quattro ore al giorno in un posto che la mia amica Juliana chiama l'ospedale psichiatrico ma che in realtà dovrebbe essere un centro di ricerca. Questo non ha minimamente intaccato i miei compiti precedenti (chauffeur, ristoratrice, etc....) ma solo aumentato il grado di stanchezza serale. A volte sono già profondamente addormentata tra le 8.30 e le 9.00; calcolando che in Italia c'è un'ora di meno, capite anche il perché abbia difficoltà a rispettare anche un semplice appuntamento su skype. A volte sono così stanca e per così tanti giorni di fila che oggi mi sono buttata in una ricerca google sulla possibile relazione tra stanchezza cronica e intolleranze alimentari (esiste!) e mi sa che il prossimo passo sarà fare i test....

domenica 17 giugno 2012

Terra!


Le fragole locali sono carine.

Un po’ più piccole di quelle a cui siamo abituati, un po’ più irregolari, ma soprattutto piene di piccoli anfratti dove si annidano tonnellate di terra irremovibili.

Nonostante sia in Africa da quasi un anno (!) e abbia abbassato considerevolmente i miei pretenziosi standard igienici su molti aspetti della vita, non riesco a mangiare queste fragole dopo averle lavate solo tre  (quattro, cinque, sei….) volte, ma devo fare qualcosa di più per rassicurarmi di non dare da mangiare alla mia famigliola germi con panna montata, occasionalmente frammisti a fragole.

venerdì 25 maggio 2012

Addis


Addis è dove tutto è cominciato.


Dove è iniziata la mia Africa e anche se ci ho messo un po' ad arrivarci, adesso credo di essere in Kenya grazie a quel viaggio di tanti anni fa in Etiopia.

Addis non è come la ricordavo; non c'è niente delle immagini che ancora rivedo se chiudo gli occhi, è tutto cambiato, moderno, pieno.

Però le facce delle persone sono familiari, i tratti dei visi, la luce negli occhi; c'è qualcosa che mi ricorda altri visi incontrati anni fa.

lunedì 21 maggio 2012

Aga Khan 2: la vendetta


Oggi in teoria era il mio primo giorno di lavoro.

Dico in teoria perché nessuna delle persone con cui sono venuta in contatto per questo contratto mi ha mai confermato la data nonostante fosse scritta su tutti i documenti in versione ufficiosa, ufficiale, semiseria e pesce d’aprile.

Menomale che la teoria e la pratica sono due cose spesso molto diverse perché stamattina non avrei proprio potuto presentarmi al lavoro.

Sabato sera, dopo una giornata di febbre abbastanza sostenuta, abbiamo portato Filippo al nostro ospedale preferito, L’Aga Khan, più per scrupolo vista la visita all’Amboseli di due settimane fa e il - seppur minimo - rischio di malaria.

mercoledì 9 maggio 2012

Back to life, back to reality

Siamo tornati a Nairobi.

Il giorno del mio compleanno è iniziato con un caffè davanti alla tenda e la partenza per un giro con guida. Abbiamo incontrato un branco di elefanti notevole e soprattutto la guida ci ha spiegato un sacco di cose che non sapevamo (incluso scoprire che il giorno precedente ci eravamo avvicinati anche troppo ad un elefante in calore che era meglio lasciare stare...ma voi lo sapete riconoscere un elefante in calore, così su due piedi??).

lunedì 7 maggio 2012

Black & White

Sarà la pace dell'Amboseli in questa stagione, sarà la tranquillità del Tortilis di cui oggi siamo gli unici ospiti, sarà la strana magia che fa stare i bambini incredibilmente buoni, sarà la scoperta di come impostare la nostra macchina fotografica per il bianco e nero, sarà che è il mio compleanno....

Sarà quello che volete, ma siamo in paradiso!

Vista (parziale) della Tenda Famiglia

sabato 5 maggio 2012

Welcome to Tanzania!



So che potrebbe sembrare, ma non siamo sempre in vacanza.

E in fondo non siamo neanche in Tanzania, solo talmente vicini da ricevere i messaggi di benvenuto del gestore telefonico. Un po’ come quando ci avviciniamo troppo alla Svizzera insomma!

Siamo ad Amboseli per un lungo fine settimana a sorpresa per il mio compleanno.

Felix ha fatto le cose in grande e ci ha portati in un super campo tendato, il Tortilis che deve il suo nome all’acacia tortilis tipica di queste parti.

domenica 15 aprile 2012

Mauritius Shots

Ok, non voglio che pensiate che la vacanza è stata un disastro: le isole Mauritius sono belle, davvero

Ci siamo divertiti, il mare era fantastico (Grande Piscina l'ha chiamato Filippo...), il clima meraviglioso e la gente accogliente (a parte la manager carina ed affabile....)

Ecco qui qualche ricordo....

domenica 8 aprile 2012

Paradiso tropicale

Avete presente il film Laguna Blu? Quello con Brooke Shields di un po' di tempo fa? No, non fate il conto di quanto tempo fa, per favore...

Ecco, non sono così scema da essermela immaginata così la nostra vacanza, più che altro perché l'idea non andava molto d'accordo con la presenza di due figli, ma diciamo che un paradiso tropicale standard me l'ero immaginato.

Ok, non voglio neanche essere quella che dice male di tutto e vi giuro che non lo sono e che sono convinta della scelta del luogo.


Potevo forse essere più accurata nella scelta della casa!

Siamo alle Mauritius, perla dell'oceano indiano, scelta con il seguente ragionamento:

1. Un posto che sia non malarico ad aprile, quando le grandi piogge investono Kenya e Tanzania e li fanno pullulare di anofele. La mia affannosa ricerca su siti di vario genere, tra cui OMS e vari ministeri della sanità, ha identificato i seguenti paesi: Mauritius e Seychelles. Le Seychelles, decisamente più vicine alla costa del Kenya, avevano il vantaggio di un costo minore del biglietto aereo, compensato immediatamente con l'affitto di qualunque struttura, solo per la prima giornata del soggiorno. Quindi abbiamo optato per le Mauritius.

domenica 1 aprile 2012

Vacanza!

Domani partiamo per le vacanze. Finalmente!

Oggi è una giornata tranquilla, tra valigie e boscaioli.

Io faccio le valigie e Felix ha pensato bene di trovare proprio oggi due boscaioli (meglio dire due tipi con accetta) che sono venuti da noi a ridurre in formato utilizzabile i tronchi di legna che abbiamo trovato in giardino e che tra poco ci serviranno per fare il fuocherello per il fresco della sera...quando uno si abitua ai trenta gradi, appena si sfiorano i venti comincia a battere i denti....

I tipi con accetta sono amici di Fred, il giardiniere, ma comunque tipi sconosciuti con accetta, quindi siamo stati un po' più prudenti oggi e non abbiamo lasciato tutte le porte di casa aperte.
Il Guardone è stato ancora più prudente: non solo si è fatto dare le carte d'identità appena sono arrivati, ma si è preso una sediolina e si è messo a guardarli dall'inizio alla fine.
Il Guardone non si smentisce mai...

Le valigie invece non sono ancora pronte, ma è solo un dettaglio e io pur di non finire mi metto addirittura a scrivere un post! Cosa non ci si inventa....

La settimana è stata abbastanza piena, come sta diventando di norma ormai.

Domenica scorsa abbiamo fatto un picnic di compleanno per Felix al Nairobi National Park.
Mi sono impegnata con dei panini pazzeschi, mica il solito prosciutto cotto, emmental e insalata! Purtroppo non abbiamo potuto accendere le candeline sulla torta perché il vento rischiava di far volare via la torta, ma a parte questo particolare il picnic è venuto proprio bene e ci siamo divertiti tutti.

La scuola tedesca ha iniziato le vacanze di Pasqua, di ben tre settimane, ma si sono organizzati bene ed hanno proposto un campo scuola nella prima settimana. Ho capito solo dopo che era a numero ridottissimo e sicuramente non per piccoli, quindi Filippo ha passato la settimana con la tata e Sveva, fortunatamente, è rientrata tra i pochi eletti.

Io non ho avuto novità sostanziali sul mio lavoro, a parte ricevere finalmente per scritto il dettaglio di quello che dovrò fare, cosa che comunque sapevo già, e la richiesta di indicare quanto tempo impiegherò e quanto vorrò essere pagata.


Detta così suona da sogno, ma poi so che ci sarà una lunga ed estenuante trattativa su entrambe le cose.
Ma niente indicazioni sulla data d'inizio, quindi domani partiamo in vacanza e forse quando torneremo dovrò presentarmi in ufficio.
Ma è tutto molto flessibile qui, molto hakunamatatico, anche negli uffici.

Nel frattempo ho approfittato del tempo libero (!) che non avrò più tra poco e ho fatto un altro salto al Toi Market a cercare altri costumi da carnevale che qui sono davvero in voga.
Adesso Sveva e Filippo hanno un guardaroba di tutto rispetto.

Venerdì sono riuscita ad incontrare tre amiche, una di fila all'altra, roba da carnet degli appuntamenti. 
E ieri abbiamo fatto un BBQ prima che arrivi (finalmente!) la stagione delle piogge e i bimbi si sono scatenati talmente tanto che oggi non fanno altro che frignare e dormire (Filippo si è appena svegliato dalla siesta e sta facendo merenda e Sveva si è addormentata per la seconda volta in poltrona...).

Bene, questo il Reader's Digest della settimana.....e ora non ho più scuse, a parte lavare i piatti non mi resta altro se non finire le valigie!

martedì 20 marzo 2012

Drive

Questa volta lo ammetto; non ho voglia di scrivere.

Di piccole cose ne sono successe, sicuramente molte in paragone con quelle che di solito uso come pretesto per un post.

Filippo è stato malato tre volte e Sveva una nel giro di due settimane, ci siamo fatti numerosi giri in ospedali, pronti soccorsi, pediatri veri o presunti, abbiamo fatto venire a Filippo il terrore delle medicine, giocandoci per sempre la possibilità di ridargli un antibiotico in maniera normale.

Papà nel frattempo ha continuato a svolazzare per l'Africa (adesso è di nuovo in Sudan) e ancora non si ferma.

Mamma ha sostenuto un colloquio presentandosi con una tanica di benzina (è una lunga storia, potevo scriverci un post..), ha avuto il posto e le manca talmente tanto il lavoro che ha già cominciato a fare le cose base pur non avendo ancora firmato un contratto.

La tata è sempre più triste perché non vuole che mamma lavori...di solito sono i figli, ma a volte succedono cose strane.

Il computer di mamma ha deciso di autodisintegrarsi proprio quando serviva di più, ma questa volta mamma era pronta e ha salvato i dati prima dell'esplosione.

Sveva ha iniziato ad andare a cavallo con la sua amica Flora e sembra davvero che le piaccia.

Filippo parla, in italiano con mamma, in inglese con la tata e in tedesco con la maestra e per la prima volta nella mia vita di mamma mi sento dire dalla maestra che è uno dei migliori della sua classe...un po' gongolo!

La tata ha cucinato le lasagne dopo avermele viste fare una sola volta e sono risultate un successone. Aveva fatto anche i taralli pugliesi qualche tempo fa. Anche quelli un successone...mi sa che la promuoviamo a cuoca!

Infine mamma, papà e tata hanno visto un film l'altra sera che ha suscitato reazioni contrastanti. Il film è Drive, con Ryan Gosling, attore interessante quando non fa il bello, peccato che faccia sempre più il bello e poco l'interessante. 
La tata sbadigliava in maniera impressionante e ancora non capisco perché sia rimasta fino alla fine del film, mentre mamma e papà sono rimasti ipnotizzati dalla colonna sonora che è in effetti dominante. 
Mamma da due giorni se la sta ascoltando a ripetizione, a costo di diventare scema e si salva solo perché non può mettersela su CD da ascoltare in macchina, visto che il computer autodisintegrato e prontamente riparato dal  papà, per ora ha solo funzioni minime (non riesco ad aprire un pdf, figuriamoci fare un CD...). Insomma, qualcosa è successo e, a parte i problemi tecnici, avrei potuto scrivere qualcosa di più.

Se solo avessi voluto...

mercoledì 7 marzo 2012

Posso chiamarla sfiga?

Felix è in Sudan.

In questo periodo svolazza quà e là per l'Africa: Somalia, Sudafrica, Sudan, Sudan (a distanza di una settimana nello stesso posto, quando si dice economie di scala!).

Tutti con la S comunque...gli manca il Senegal, lo Swaziland e Sao Tomé e siamo a posto.

E io ovviamente resto a casa a tessere la tela e occuparmi della prole.

La prole ha deciso di farsi venire la febbre alta, senza apparente motivo, esattamente quando il papà non c'è, quindi lui va via e uno dei due si ammala, lui torna e stanno tutti bene.

E va bene, uno si organizza, abbiamo il pediatra migliore di Nairobi, la tata che può stare con il malato di turno quando mamma esce per gli approvvigionamenti, la tachipirina e l'ibuprofene (im)portati dall'Italia con spiegazioni più o meno chiare in italiano (ve lo immaginate il bugiardino, che già di per sé ha un nome poco rassicurante, scritto pure in inglese/swahili? Pensate solo agli effetti collaterali...).

Ma se a tutto questo aggiungete che stamattina mamma ha il suo primo colloquio di lavoro a Nairobi e che:

a) Non ha un vestito decente (a parte quelli vintage che poco si addicono ad un colloquio di lavoro) perché gli ultimi tre completi li ha appena regalati alla tata pensando che non avrebbe più fatto un colloquio di lavoro e che comunque ormai ci stava dentro strizzata come un culatello.

b) Non ha assolutamente avuto il tempo di prepararsi e non ricorda nemmeno quale versione del curriculum ha mandato per il colloquio in oggetto. Ieri sera, ultima opportunità per darsi un'occhiata alle cose, si è incasinata tra post e telefonate su skype con internet che funzionava a singhiozzo e non facilitava l'impresa e che poi è crollata senza concludere granché nel lettone accanto a Sveva febbricitante. Alle 4.30 circa è stata svegliata da Filippo con 39 ed ha finito la notte tra misurazione di febbri, medicine, pannolini, collassata sul materasso accanto al lettino di Filippo sulla cui fronte si poteva cuocere un'omelette.

c) E' talmente a secco di benzina che andando al colloquio la Mercedes si fermerà a metà strada e dovrà parcheggiarla alla bell'e meglio e andare al colloquio in pikipiki (l'ultimo che ho preso mi ha fatto quasi giurare che non ne avrei presi più).

d) Non è poi così sicura di voler tornare a lavorare e tutti i segnali del cielo vanno nella stessa direzione, però è proprio il posto dove ricominciare se vuole tornare sulla piazza e non ritrovarsi tra tre anni depressa sul lago a rimpiangere la volta in cui.

e) Si fa pochissime illusioni che non sia un lavoro da lemming.

Insomma, se riuscirò a trovare un vestito non troppo fricchettone o da sera (queste sono le mie categorie di abiti attuali), arrivare a destinazione senza perdere pezzi, non fare la figura della svampita che chiede Ma che posto è questo? Ma davvero vi ho mandato un curriculum??, se alla prole malata all'unisono (non era mai successo!) non vengono le convulsioni che non sono mai venute o altre cose strane per cui la tata mi debba chiamare nelle due orette scarse di colloquio e se non so cos'altro, forse mamma torna al lavoro.

Forse....

domenica 4 marzo 2012

La parola magica

Filippo parla sempre di più.
Alla sua maniera, interpretabile, e in quattro lingue.

Adesso la sfida è fargli dire le parole giuste, tipo per favore e grazie.

Lui ha deciso che queste due è meglio dirle in inglese, e va bene, basta che le dica.
Quindi tutte le volte che chiede qualcosa, bisogna fargli dire la parola magica, a volte suggerire la P iniziale e poi lui parte con il suo Piiis.

Grazie non viene sempre, ma quando ci riesce urla un bel Tenkù.

Non è swahili, ripeto, è inglese.

Il problema è che ha capito che quando dice Piiis, le cose arrivano automaticamente.

Ieri l'ho trovato che picchiava la Sveva in salotto urlando Piiis.

L'altra mattina invece voleva la seconda porzione di non ricordo cosa (la seconda è nella norma, l'eccezione è la quarta...) e come al solito gli ho chiesto la parola magica.

Lui ci ha pensato un po' e mi ha risposto 'Ncoa.

No, faccio paziente e sorridente, non è ancora, qual'è la parola magica?

Mi guarda e mi risponde Mangia!

mercoledì 29 febbraio 2012

Zumba Nerd

Ieri sono stata di nuovo a Zumba.

E' la terza volta ed ho fatto addirittura la tessera.

Non è che la Zumba mi piaccia molto più del Pilates, semplicemente la fanno alla scuola tedesca che è molto più vicina, l'orario mi consente di perdere molto meno tempo e l'età media della compagnia è decisamente più bassa.

Il fatto che sia ancora totalmente scoordinata, cerchi di nascondermi dietro alle altre scattantissime mamme ed esca dall'ora di zumba in condizioni da ricovero, è una cosa su cui sto lavorando.

Ovviamente è imbarazzante farsi vedere in quelle condizioni la sera prima e incontrare le stesse mamme la mattina dopo portando a scuola i figli, cercando di ignorare il fatto che hanno una nuova immagine di me.
Ma anche su questo sto lavorando.

Quello che è successo ieri è che ho finalmente capito che l'insegnante è una mamma dell'asilo. 
All'inizio non ne ero sicura (eppure ho sempre pensato di essere fisionomista, cavolo!), allora mentre cercavo di non guardarmi allo specchio, nascondermi imitando quello che lei faceva e finendo inesorabilmente davanti alla porta aperta della stanza, in pieno riscontro, ho pensato che era meglio chiedere all'insegnante alla fine della lezione se era la mamma di, piuttosto che chiedere l'indomani mattina alla mamma di se era l'insegnante di zumba.

E in effetti l'insegnante è risultata essere la mamma di, che insegna zumba togliendosi gli occhiali da nerd ed è quasi irriconoscibile (ed io sono fisionomista!).

La cosa che ha fatto sentire me una nerd è stato invece quello che mi ha chiesto lei subito dopo.

E tu sei la mamma che ha mandato i bambini a scuola vestiti da carnevale una settimana prima?

lunedì 27 febbraio 2012

Uno, Due, Tre...Stella

Non ricordo come sia riuscita con Sveva, ma ad un certo punto per farmi ubbidire ricorrevo al famoso e minacciosissimo uno, due e tre.

Non ricordo nemmeno di essere arrivata a tre, ma ricordo benissimo il periodo di sfida con il due e mezzo, due e tre quarti e via dicendo.

Mi stavo giusto chiedendo come avessi fatto ad instaurare quel meccanismo per cui appena il genitore (mamma) solleva il pollice e dice uno, il bambino capisce che è l'ora di ubbidire o sono guai. 

Lui/Lei non sa che il problema non è tanto farsi ubbidire, ma trovare quali guai siano abbastanza guai per persuaderlo/a a non riprovarci. Ed è per questo che il genitore (mamma) cerca qualunque strategemma pur di non dire tre (sono arrivata a ricominciare facendo finta di non saper contare....).

Comunque non riuscivo a ricordare come avessi fatto con Sveva, quando è arrivato inaspettato il momento di iniziare con Filippo e la cosa mi ha preso completamente alla sprovvista.

Ho cominciato a contare (precedendo il tutto con un adesso conto, eh?) e la cosa incredibile è che non solo ha funzionato alla prima, come se la reazione fosse  in qualche modo codificata nel DNA, ma che se vado abbastanza lentamente non devo neanche dire due e basta sollevare l'indice che Filippo ubbidisce.

Credo che questo meraviglioso periodo di grazia durerà tanto quanto Filippo ci metterà a capire in quali difficoltà mi mettono il due e mezzo e il due e tre quarti....

martedì 21 febbraio 2012

Healthy Food

Quando siamo arrivati in Kenya, quando stavamo a casa di Raf, ci siamo fatti un po' abbagliare dalla diversità del cibo e ci siamo concessi degli eccessi non proprio salutari.

Sveva mangiava matoke (ensete, banane verdi, fritte) e io anacardi in quantità quasi industriali.

Poi, sempre a casa di Raf, ho trovato il libro di Allan Carr E' facile controllare il peso se sai come farlo e visto che con il suo libro E' facile smettere di fumare se sai come farlo mi ha fatto effettivamente smettere di fumare, ho pensato che valeva la pena leggerlo e provare.

L'unico errore di Carr è che in pratica suggerisce di diventare vegetariani e anche se in passato ci ho provato, a costo di diventare anemica, dopo una anno di prova di forza la mia anima fiorentina ha reclamato carne, possibilmente viva.

Quindi in questo caso il libro di Carr non ha funzionato, io ho ricominciato ad esplorare la diversità alimentare e soprattutto mi sto facendo venire un'intolleranza alimentare ai manghi da quanti ne mangio.

L'apice dei disordini alimentari è stato toccato al rientro dalle vacanza di Natale, quando la tata - la tata! - mi fa Eh però, sei andata un mese in Italia e sei un po' dimagrita perché stavi davvero ingrassando qui in Kenya!

Il tono non era come potreste pensare e menomale che sei un po' dimagrita!, ma peccato che tu sia un po' dimagrita!, visto che qui gli standard sono un po' diversi e per esempio lei che è magra per i nostri standard si lamenta di continuo perché vorrebbe ingrassare ed essere come me. 
Figuratevi che piacere mi fa sentirmi dire che vorrebbe essere come me!

Uno dei primi complimenti che ha fatto a Filippo è stato è grasso e ci abbiamo messo una settimana a capire il senso e non sentirci offesi...

Dopo Natale la scuola tedesca ha rimandato a casa i bambini con una bella letterina nello zaino.

La letterina riportava la piramide alimentare su una facciata e sull'altra un lamento lungo un kilometro sui genitori che mandano i figli a scuola con merendine poco healthy - salutari - e terminava la predica con una frase del tipo se non è salutare non lo vogliamo.

E' stato organizzato un giorno speciale durante il quale i bambini venivano istruiti (indottrinati) su cosa è sano e cosa no e poi sono stati spediti a casa a fare la lezione ai genitori (mamme).

A parte sentirmi in dubbio per cinque minuti se la frutta secca fosse permessa o no (la risposta è sì), non ho subito particolari contraccolpi e le merende scolastiche di Sveva e Filippo non sono state cambiate di una virgola.

A volte mi sfiora l'idea di mandarli a scuola con bastoncini di carote e cetrioli, ma poi mi chiedo perché devo punirli in questo modo barbaro e salutare.

Comuqnue l'indottrinamento ha funzionato benissimo; ieri sono andata a prendere Sveva e visto che eravamo un po' in ritardo ho deciso di comprarle qualcosa per merenda alla caffetteria della scuola. 

Davanti alla scelta pancakes, croissant salle mandorle e brioches alla cannella (e lo chiamano healthy food??), mia figlia ha chiesto UNA MELA!

Filippo invece continua a mangiare come un maialino (nei modi e nelle quantità), è grasso come dice la tata e probabilmente ispira visto che il suo amichetto Joseph (o Fofef come lo chiama lui sputacchiando da tutte le parti), gli ha già tirato quattro morsi.

martedì 14 febbraio 2012

Non rimandare a domani...

Oggi ho assistito alla classica scena della mamma distratta che confonde le informazioni, si sbaglia clamorosamente e manda i figli a scuola con qualcosa di decisamente diverso dagli altri.

Ho assistito proprio da vicino, come in un film.

La mamma ero io e ho mandato Sveva e Filippo a scuola conciati da carnevale...con una settimana di anticipo!

Filippo non si è reso conto di niente, figuriamoci, era così contento di avere pipipipipaider (Incy Wincy spider) dappertutto che non ha notato di essere il solo (insieme alla sorella) dipinto.

Forse anche perché la maschera gli copriva la metà della visuale....

Sveva invece ha capito e, nonostante fosse troppo contenta di poter finalmente andare a scuola con le unghie colorate, mi ha reso maschera, orecchie e coda da gatto nero (stessa maschera da tre anni, nonostante le proponga miliardi di altri travestimenti e sia anche andata al Toi Market per trovarne...).

Però si è tenuta la faccia dipinta (da gatto bianco e blu ; abbiamo fatto un po' un misto di colori, ma il tema felino è rimasto invariato).

Speriamo questa cosa non rimanga impressa nella loro memoria per sempre e non li faccia crescere disadattati o roba simile...