venerdì 9 novembre 2012

Mamma butta la pasta!

Finalmente ce l'ho fatta. 

Come mi riprometto ormai da un bel di tempo, finalmente ieri mi sono presa una giornata di riposo dal lavoro (...) e, dopo aver spulciato non so quante ricette e comprato una confezione da 25 uova, ho fatto la pasta in casa.

Il merito va in gran parte alla mia amica Juliana che poco prima di partire per la Colombia mi ha lasciato in eredità la macchina per tirare la pasta, che lei aveva comprato per fare gli involtini cinesi, o forse i samosa indiani o chessoìo, in cambio della promessa di trovarle la vera ricetta della pasta all'uovo, testata e con implicito invito a cena al suo ritorno dal Sud America.

La tata, che mangia praticamente solo ugali ed è refrattaria ad ogni altro tipo di cibo, anche se sta imparando a cucinare decisamente bene, ha manifestato l'intenzione di produrre pasta in quantità industriale per portarla a casa per Natale.
Lo considero un segno d'apprezzamento verso la pasta all'uovo.

Mi è andata bene alla prima; la quantità di uova era giusta e non ho dovuto sperimentare con le proporzioni (e mi sono avanzate così tante uova da farsi salire il colesterolo all'istante).

Non essendoci Felix, la pasta prodotta basterà per due o tre lauti pasti e non è una cosa da sottovalutare visto il tempo che passo a scervellarmi su cosa dare da mangiare ai marmocchi, cercando di far coincidere due gusti completamente opposti. 

L'unica cosa sulla quale si trovano d'accordo (come penso la maggior parte dei bambini a giro) è pasta con parmigiano, quindi visto che papà riporterà un carico del prezioso formaggio domani, siamo a posto!

2 commenti:

  1. Risposte
    1. Quella della foto ce la siamo già sbafata tutta, ma il programma di questo sabato è: portare Filippo dalla pediatra (tanto per non perdere l'allenamento!), costruire il recinto per le galline e fare la pasta per la settimana.
      Passi per cena?

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