martedì 18 settembre 2012

Il Guardone

Il Guardone se ne va. 
Ci abbandona. 
Dopo un anno di onorato servizio il Guardone ci lascia.

Il Guardone è la guardia che è stata con noi per più tempo; l'abbiamo trovato quando siamo entrati al Castello, affiancato da James che era decisamente più simpatico e si prestava agli scherzi dei bambini.

Non andavano un gran ché d'accordo il Guardone e James; la volta che a James hanno rubato la bicicletta, assalendolo con un coltello e ferendolo, il commento del Guardone è stato Frigni come una donna!
Non proprio il genere di commento che ti aspetti dal tuo collega quando ti vede arrivare sanguinante...

Il Guardone non andava neanche gran ché d'accordo con la tata. Una volta che è scattato il panic button, in piena notte, nel momento in cui solo il Guardone poteva (e doveva) essere sveglio, lui ha senza mezzi termini accusato la tata di aver pigiato il panic button ed averci svegliati tutti.
La tata è l'unica che quella notte non si è svegliata. 
La tata è quella che dormiva sul materasso che galleggiava la volta che ci si è allagata la casa.

Comunque quando James ha chiesto di essere trasferito ad una casa più vicina a casa sua, visto che doveva farsi dieci chilometri in bicicletta (anda e dieci rianda...), per evitare tensioni tra guardie abbiamo deciso di chiedere al Guardone se ci fosse uno dei due colleghi che davano il cambio una volta a settimana a lui e James con cui si trovava meglio, in modo da richiederlo come guardia titolare.
E il Guardone ha immediatamente scelto il più giovane, Henry, di cui parlava male all'inizio perché (Henry) ci aveva chiesto uno zampirone una notte particolarmente infestata dalle zanzare.
Ma evidentemente dopo quell'episodio andavano d'accordo.

Così ci siamo ritrovati con due guardie titolari, Henry ed il Guardone e devo dire che le cose stavano andando bene, i due sembravano intendersi, il Guardone era diventato più caloroso (ogni mese circa abbozzava un sorriso) e soprattutto noi ci sentivamo protetti bene da lui che ha la sua età ed il suo lavoro lo sa fare con fare professionale (piuttosto che farsi beccare in atteggiamento non professionale, immergeva scarponi e pantaloni fino al ginocchio nel nostro lago privato durante il periodo delle piogge...non come Henry che - giustamente - si toglieva gli scarponi e arrotolava i pantaloni e sembrava Sampei quando apriva il cancello).

Henry è sveglio, sul serio e la prima cosa che ha fatto è stato un discorso fra uomini con Felix; aveva bisogno di soldi per comprare un terreno e ha chiesto un prestito.
Lo ha restituito alla velocità della luce, in anticipo e senza neanche addebitarci le commissioni di transazione di M-Pesa. Tutta roba che in Kenya è quasi impensabile.

Il Guardone ha preso coraggio e ci ha chiesto un prestito per comprarsi la bicicletta.
Non l'ha ancora restituito...
Però ogni tanto dice che lo farà. D'altra parte ha anche sei figlie (femmine, praticamente una maledizione qui in Kenya) e quindi un bel po' di spese. E il prestito non è così grosso in fondo.

Poco fa Felix mi chiama da Naivasha, dove sta partecipando ad un training (un po' l'equivalente italiano di partecipare ad un training a Capri...) e mi annuncia che il Guardone l'ha chiamato e dopo una settimana di training diplomatico (qualunque cosa voglia dire) ha deciso di andare in pensione.

E quindi il Guardone se ne va.
Mi dispiace!

Però in fondo ha la sua età e quest'anno ha anche avuto qualche problema di salute, quindi mi faceva piacere pensare che finalmente si potesse riposare (e dedicare alle sue sei figlie femmine!).

Quando però annuncio la notizia alla tata (in fin dei conti sono entrambi parte della grande famiglia qui), lei fa un sorriso e mi risponde Non va in pensione; non ha passato l'esame!
Quale esame? Faccio io
L'esame diplomatico
Eccolo là il training diplomatico e quello che voleva dire...
E che roba è? Chiedo.
Non lo so, ma qualcosa che deve passare per poter lavorare qui (inteso, qui da noi al Castello). E' già la seconda volta che lo bocciano.
E a te chi te l'ha detto? Chiedo.
James, mi fa lei soddisfatta, mi ha telefonato subito per dirmelo!

La vendetta è un piatto che si serve freddo....

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