lunedì 25 luglio 2011

Hakuna matata

Lo scorso lunedì, una settimama fa, una signora dell'ufficio, che tra le altre cose si deve occupare della nostra sitemazione, mi ha accolta con un abbraccio, dicendomi che lei era come una nuova mamma per me e che non mi dovevo preoccupare di niente, Hakuna matata, perchè tutto sarebbe andato per il verso giusto.

Il suo collega, un signore molto gentile e all'apparenza competente, mi ha assicurato, sempre lo scorso lunedì, che per terminare i lavori necessari nel castello a noi assegnatoci alla periferia di Addis Abeba, aveva bisogno di una settimana circa e che quindi il trasferimento nel castello, previsto per questo venerdì (tra quattro giorni, ndr) non presentava problemi.

Nel frattempo, visto che non ci era stato possibile dire no alla proposta del castello, ci siamo organizzati per la scuola dei bambini, abbiamo trovato la tata e promessole che da venerdì avrebbe avuto un tetto sulla testa, contattato i traslocatori che hanno prontamente inviato il container che sarà a Mombasa il 16 agosto e, passati controlli di routine che dovrebbero prendere una settimana/dieci giorni, arriverà prima della fine di agosto e comprato lenzuola, coperte, piatti, bicchieri, tazze, pentole, tutto doppio perché non potevamo abitare in una casa vuota per un mese.
Ieri stavamo per comprare il letto per la tata, ma non abbiamo avuto tempo (il letto per la tata non rientra nella dotazione del castello).

La signora Mama Africa, salutandomi, mi ha ripetuto Hakuna matata, rilassati, sei in Africa, non fare l'europea stressata. E io mi sono sentita la solita viso pallido stupida che non ha capito niente della vita.

Oggi, ci dicono dalla regia, che stanno cercando di trovarci (CERCANDO DI TROVARCI) una sistemazione in un albergo, magari due camere che si sta più larghi e che putroppo tutti i residence ammobiliati ormai sono occupati. Dovremmo stare in questa sistemazione provvisoria (sempre che la trovino, visto che a quattro giorni stanno CERCANDO) per un mesetto. DovreMmo, non dovremo.

Ora, io ho fatto la figura dell'europea stressata con Mama Africa perché le ho detto due o tre volte (tre probabilmente...) che preferivo fissare subito una sistemazione piuttosto che scoprire all'ultimo che la casa non sarebbe stata pronta.
E mi sono sentita pure stupida!

Il mio piano B in questo caso era farmi sistemare al Tribe, hotel di lusso nei pressi di Village Market, la zona che LORO hanno selezionato per noi.

Hakuna matata, ora chiamo io e CERCO DI PRENOTARLO.

3 commenti:

  1. Accidenti! ma che devono fare al castello? lucidare l'argenteria!?....la scuola poi l'hai trovata?

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  2. Secondo me devono mettere le tende, ma solo dopo averle filate ricamate mi sa.....

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  3. ...scuola tedesca ancora in lista d'attesa, ma dicono tutti che c'è la regola del passaporto: anche se non parlano una parola di tedesco, l'importante è che lo siano sulla carta, poi ci pensano loro! Appuntamento ad inizio agosto per capire meglio.

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