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martedì 30 ottobre 2012

Naivasha...


Macché, sono sempre uguale, non ce la faccio a scrivere regolarmente!

Vado a caso, ormai lo sapete, quindi rassegnatevi e controllate di tanto in tanto se ho scritto qualcosa, magari è la volta buona. Oppure usate i Seguimail e Seguipost in fondo alla pagina (sempre che li abbia configurati bene...).
Ma datemi un'occhiata di tanto in tanto!

Allora, la pausa, oltre che alla mia proverbiale pigrizia è dovuta al fatto che siamo stati per due fine settimana di seguito nello stesso posto a Naivasha: l'Elsamere conservation trust.

sabato 8 settembre 2012

Masai Mara

Da quando siamo arrivati in Kenya parliamo di un safari al Masai Mara.
E' probabilmente la prima meta turistica del Kenya. O la seconda, dopo Malindi; dipende da cosa vi piace fare.

Uno dei punti a sfavore del Masai Mara é la presenza di anofele, la zanzara che trasmette la malaria. Questo é il motivo per cui ho sempre glissato sulle proposte di safari fin'ora. Glissato sapendo bene che prima o poi ci saremmo andati, come prima o poi andremo sulla costa, ma prendiamo le cose una per una.

giovedì 13 ottobre 2011

Equatore

Vivere a Nairobi  non aiuta molto a ricordarsi di essere in Africa.

Non fraintedetemi, non è certo come vivere sul Lago o a Milano; ci si rende conto di essere in Africa, ma non è proprio l'Africa che dico io.

L'Africa che dico io ha due aspetti, quello della natura più o meno selvaggia (dobbiamo ridimensionare le nostre vedute con due figli....) e quello degli agglomerati urbani veramente africani, non posti residenziali per espatriati come quello dove viviamo noi.

A questo punto, vista la vicinanza della scuola tedesca al castello, la presenza del Village Market con tutto le sue interessanti cosette da espatriati e il traffico che non mi permette di farmi un giro in centro ed essere sicura di tornare in tempo per riprendere Filippo a scuola, prima che diventi isterico e non dorma più per tutto il pomeriggio, raramente mi avventuro oltre Muthaiga (il posto più vicino al centro, dove vado a fare pilates...quando ci vado).

Per cui, appena si prospetta un finesettimana un po' più lungo, non vediamo l'ora di uscire dalla città e vedere un po' di Africa.

Questa settimana la scuola tedesca è chiusa (vacanze d'autunno, carini!) e ci siamo presi qualche giorno per esplorare ancora la Rift, ma questa volta ci siamo spinti fino al Monte Kenya.

L'idea originaria era Laikipia e mi sono buttata a capofitto in una ricerca google per trovare il lodge perfetto. Nei miei piani c'era anche un salto (una notte) al ranch di Kuki Gallmann che è aperto al pubblico.

Il pubblico in questione deve essere molto ricco, visto che i lodges a Laikipia vanno dai 499 ai 699 dollari a notte (magari ce n'è anche qualcuno più caro, ma mi ero stufata e non ho finito la ricerca).

Quindi, vista la mia totale incapacità di trovare una sistemazione che ci permettesse in futuro di fare anche altre vacanze, ci siamo rivolti alla solita agenzia che è di una professionalità spaventosa (non solo la tipa mi chiama per nome ripondendo al telefono, ma ha anche prenotato il lettino per Filippo senza che glielo chiedessi....).

Insomma, il risultato è che ci troviamo a Sweetwaters, un area di conservazione privata, in un campo tendato più abbordabile di un lodge (un po' più, non una follia...) e sicuramente più divertente per i bambini.

E in più si trova sull'Equatore.



La nostra tenda dà su una pozza d'acqua dove ovviamente arrivano un sacco di animali e Filippo e Sveva stanno impazzendo tra uccellini multicolore, un marabù che staziona regolarmente fuori dalla sala da pranzo con uno sguardo quasi umano, antilopi, waterbuks e una marea di facoceri.

 
I facoceri sono stati i primi animali che abbiamo visto entrando nell'area e dopo ventiquattr'ore non ci facevamo nemmeno più caso (a parte la Sveva che ogni tanto gridava un bufalo!).







Gli americani della tenda accanto, mentre stavo addormentando Filippo, compito non facile in una tenda, hanno fatto un tale casino, sbraitando cose tipo o mio Dio, o mio Dio guarda ce ne sono tre!, che quando sono finalmente riuscita a deporre il pupo nel lettino, sono uscita di corsa con la macchina fotografica aspettandomi per lo meno tre leoni.

Erano facoceri. E probabilmente i vicini di tenda sono di New York.

Ad ogni modo, stamattina, a dispetto di tutti quelli che ci suggerivano caldamente una guida per poter vedere i leoni, abbiamo incontrato prima una leonessa da sola sotto un acquazzone, poi una giraffa con sopra un uccellino e infine

una cucciolata di leoni che giocava e si rotolava beata dopo il temporale.

Il campo tendato è davvero carino e i bimbi apprezzano.

Ci sono molte cose da vedere e noi resteremo altri due giorni quindi spero che ce la faremo, anche se quando Filippo decide di dormire è meglio dargli retta

o l'intera giornata diventa un delirio.
Adesso il pupetto dorme e Sveva e papà sono andati a farsi un giro al santuario degli scimpanzé.

Ovviamente senza macchina fotografica, quindi non posso documentare, ma credo proprio che ci torneremo domani...

Starsene seduti fuori dalla tenda a guardare il laghetto e tutti gli animali che vengono ad abbeverarsi, senza bimbi intorno e possibilmente senza vicini americani urlanti, mi dà veramente il senso di quell'Africa che voglio esplorare.

Certo, non è Africa selvaggia, noi non siamo pionieri né tanto

meno Karen Blixen e sono consapevole che mi trovo in un campo tendato che appartiene ad una catena di hotel di un certo livello, ma credo che togliersi di dosso l'etichetta di espatriati e meglio ancora non fare cose da espatriati, sia un po' difficile.

Per lo meno fino a che non riusciamo ad agganciare un giro di non espatriati.

Ma ci stiamo lavorando....

domenica 17 luglio 2011

Un'antolipe al Tribe

Sveva sta imparando un sacco di nuove parole: in inglese, in swahili e in svevese. Oggi cercava l'antolipe al Safari Walk del Nairobi National Park.
Alla fine abbiamo trovato il bongo (un tipo di antilope per l'appunto) e la Sveva ha gridato Mamma, guarda, la renna!

Ha le idee ancora un po' confuse, ma abbiamo raggiunto un compromesso e deciso che quando Babbo Natale porta i ragali in Africa usa l'antilope...

Nel Safari Walk si vedono anche altri animali: ippopotami, ghepardi, iene, rinoceronti, scimmie, lucertole (mica le lucertoline verdi che si vedono da noi.... queste sono belle panzute, marroni, e con una linea chiara che corre lungo tutto il corpo) e ..... leoni.
Ovviamente quando Filippo li ha visti siamo stati contenti che ci fosse un vetro di separazione che teneva al sicuro i leoni.

Siamo stati dei turisti fortunati perchè abbiamo assistito ad una bella sfuriata tra leonessa e leone (l'ha messo a tacere in due zampate!) a distanza ravvicinata e appunto Filippo avrebbe anche partecipato volentieri se non fosse stato per il vetro.

La camminata alla fine è stata lunghetta (o forse non siamo ancora abituati noi), ma i bimbi hanno retto bene e sembra proprio che gli piaccia la vita in mezzo agli animali. Insomma, siamo pronti per un safari vero!

Pranzo classico con (sane) patatine per i bambini e pezzo di capra arrosto per il papà. La mamma questa volta ha optato per una tilapia in padella che sembrava essere stata preparata sabato... della settimana passata!

Se ci saranno conseguenze mi sento preparata ed ho già individuato gli ospedali in città.


Altre scoperte della settimana in breve. 

Biashara street. Ho comprato i primi kikoy (al metro) ed effettivamente conviene fare un salto in città invece di fermarsi nelle zone per visi pallidi, non solo per il prezzo, ma anche per la scelta. Ho fatto impazzire il negoziante e ci sono stata una vita, ma alla fine sono soddisfatta della scelta. Prevedo puntate con cadenza regolare (settimanale? troppo?) nella strada in questione e regali di natale monotematici quest'anno.

Alliance Française. In centro, un po' fuori mano vivendo a Runda. Propone una mediateca con libri che hanno tutta l'aria di essere lasciti degli espatriati francofoni (la zavorra europea che deve far posto alla zavorra africana quando si rientra insomma), videocassette che ad occhio e croce hanno la stessa origine e due sparuti scaffali di DVD. Però il bibliotecario mi si è rivolto senza indugio in francese e questo da solo è bastato a farmi sentire a mio agio!

Goethe Institute. Attaccato all'Alliance Française. Hanno corsi di tedesco ad un prezzo assolutamente improponibile da noi (e in fondo anche la distanza visto che a casa in Italia probabilmente dovrei arrivare fino a Milano!!). Peccato che il traffico rovini tutto e per fare due ore di corso ogni mattina (per tre mesi) dovrei passare nel traffico il resto della giornata.... Il fatto che mi si siano rivolti in tedesco questa volta non mi ha messo così a mio agio perché ho cercato di a) capire cosa mi avevano chiesto, b) elaborare una risposta sensata con un vocabolario limitato ed una grammatica da turco e c) articolare un nein convincente. Potevo anche fare cenno di no con la testa e avrei raggiunto lo stesso risultato, ma in metà tempo.

Amani Café. Un posto davvero carino, su Riverside Drive dove sono arrivata da sola, toppando clamorosamente la prima rotonda dove avrei dovuto girare, la seconda e facendo finalmente inversione alla terza (praticamente in centro città). Poi non contenta ho fatto su e giù per trovare il cancello giusto un paio di volte, ho chiesto a due o tre persone (dovrei iniziare le richieste di indicazioni stradali con un salve, sono un viso pallido, avrebbe la pietà di dirmi dove si trova questo o quello per favore?). Al di là dei dettagli geografici, l'Amani Café è davvero un posto interessante e non è solo un caffé, ma un progetto che si occupa di donne marginalizzate. Una bella scoperta insomma, grazie ad Elena!

Golden Spur. Ristorante di una catena sudafricana (che potrebbe passare per americana con decoro animalier) dove si mangia ciccia (carne per i non fiorentini) e roba grigliata, ma soprattutto dove ci sono un sacco di cose che tengono impegnati i bambini permettendo ai genitori di mangiare dignitosamente. Non si fermano alla classica tovaglietta di carta da colorare con i pastelli che ti portano dovunque con il menu (dovunque?....Forse dovunque negli autogrill svizzeri!), ma c'è proprio una stanza con cartoni animati in continuo, playstation, giocattoli e fuori un playground con trampolino, altalena, scivolo gonfiabile e struttura per l'arrampicata. Tutto ciò all'interno del Southern Sun (ex Holiday Inn), che ospita anche un parrucchiere ed una palestra (credo accessibile anche ai non ospiti dell'albergo) e la cosa mi ha dato un'idea genaile come dice la Sveva: una mattina ci porto bimbi e tata, li lascio a giocare e io faccio ginnastica in palestra e poi i colpi di sole!

KenyaBuzz Kids. Guida del KenyaBuzz, il portale di eventi, dedicata ai bambini. Notevole per le idee che dà a due sprovveduti genitori. Tanto per citare i suggerimenti: viaggiate con la tata così vi rilassate. Se non potete pagarle il biglietto aereo, mandatela in bus! Roba che ancora ci fa sorridere parecchio....

A proposito di tate e di cose alle quali ci si abitua in fretta: perché tutti hanno le tate anche nel finesettimana e noi no??

Consegne a domicilio. Lo so che è una cosa normale, ma noi veniamo dalla campagna e ormai ci siamo abituati ad andare a prenderci tutto (però abbiamo scoperto di recente che la pizzeria il Gambero consegna a domicilio, ma solo dopo le 8.30!).
Qui ovviamente ti portano tutto (magari non vengono proprio tutti fino a Runda, ma sicuramente potremo ordinare più che una pizza, anzi, mi sa che le pizze proprio non le ordiniamo, vista la reazione dei bambini alla prima pizza al Sarit Centre...).
Insomma, si ritorna alla civiltà finalmente!

Bene, adesso andiamo a trovare la nostra amica l'ambasciatrice e ci prendiamo il nostro fioristrada, così finalmente possiamo andare a fare i safari al Masai Mara...oddio, magari aspettiamo di ambientarci un po' prima di avventurarci, ma mi sa che non passerà tanto tempo perché davvero viene voglia di esplorare tutto qui!

Domani appuntamento al castello per capire a che punto sono con i lavori. Dall'ufficio dicevano che avremmo potuto trasferirci tra una settimana, ma visto che a me , qualche giorno fa, è sembrato tutto esattamente come l'abbiamo visto la prima volta (a parte l'ascaro che imbiancava il garage, fondamentale!), mi sa che dovremmo preparaci un piano B.

Il mio piano B è farmi sistemare al Tribe per qualche mese, ma non credo coincida con il piano B della commissione.....