martedì 17 gennaio 2012

Maurice

Maurice è una guardia di rimpiazzo.

Nel senso che rimpiazza i titolari quando vanno in vacanza.

Il Guardone è andato in vacanza poco prima della nostra partenza, a dicembre, e ci siamo trovati Maurice che sembrava molto scupoloso. 
Il primo giorno di lavoro (doveva fare il turno di notte) è arrivato la mattina per farsi spiegare da James tutto quello che c'era da sapere sulla nostra casa.
La sera, all'ora del cambio della guardia, non si è presentato. Si è perso ed è arrivato con circa tre ore di ritardo.

Non proprio un buon inizio.

Ma questo è niente in confronto a quando, solo qualche giorno dopo, è venuto da me a chiedermi la mancia di Natale, poi è andato da Felix con la stessa richiesta e visto che non aveva ancora ricevuto nessuna risposta e soprattutto nessuna mancia, è tornato da me e mi ha chiesto di chiedere a Felix la mancia di Natale.
La nostra risposta ci ha messo un po' ad arrivare (un po'...le tre richieste sono arrivate nel giro di un solo turno lavorativo, cioè dodici ore. La parola che mi viene in mente è insistenza) solo perché eravamo basiti dalla richiesta. Nessuna delle nostre guardie fin'ora ci aveva chiesto qualcosa.
Bhè, in effetti il sostituto del Guardone ci ha chiesto uno zampirone e il Guardone un ombrello, ma nessuno mai esplicitamente dei soldi.
E soprattutto non dopo soli tre giorni di lavoro!

Comunque, eravamo in piena fase natalizia di distribuzione mance e tavolette di cioccolata a tutto lo staff (figo eh? Staff....), quindi abbiamo dato qualcosa anche a lui, sottolineando bene che non ci aveva fatto piacere la sua richiesta ed i suoi modi.
E poi abbiamo pensato che sostituiva il Guardone e quando saremmo tornati non l'avremmo più rivisto.

Errore!

Al ritorno che ci troviamo? Maurice che sostituisce James, il che vuol dire un altro mese di Maurice e in più di giorno.

Maurice pare abbastanza incapace e su questo uno può cercare di rimediare dicendogli le cose chiaramente invece di aspettare che le faccia di sua iniziativa (questa è una regola generale che io in particolare devo imparare. Con tutti), ma la cosa che mi fa rabbia è che anche se uno gli dice le cose, lui comunque non le fa. 
Non dico mica cose strane tipo darmi una mano a scaricare la spesa dalla macchina (solo James è così gentile e comunque non mi sogno di chiedere una cosa del genere a nessuno). No, dico cose di senso comune, tipo impedire a Filippo di prendere la tazza dell'acqua di Maurice (che si trova accanto a Maurice) e rovesciarla sul carica batterie della radio di Maurice. Caricabatterie attaccato alla presa, ovviamente.
Insomma, non ci vuole la laurea per capire che a) Filippo potrebbe farsi male e b) la radio potrebbe farsi male, no?
Invece niente, Maurice è lì, indolente e somiaddormentato a tre centimentri da Filippo, con un sorriso ebete e lascia che il biondo terremoto ci faccia saltare il sistema elettrico di tutta la casa.

Ogni tanto lo troviamo sull'amaca, tranquillo. Altre volte a ronfare sulla sedia e altre a ronfare sotto l'albero...fuori dal cancello però, con tutti i delinquenti pronti a svaligiarci la casa che stanno lavorando al cantiere di fronte. Almeno così dice l'addetto alla sicurezza dell'ufficio.

E poi non ci apre il cancello quando serve a noi.

Quando chiamiamo con la radio non sente mai e dice che non abbiamo chiamato e quando siamo al cancello passa un quarto d'ora tra accorgersi che siamo lì (ho lo stereo a palla generalmente), sganciare il mazzo di chiavi dal moschettone penzolante dalla sua cintura, infilare la chiave giusta nel lucchetto, aprire un'anta del cancello, aprire la seconda anta, fissare a terra la prima che si sta richiudendo con il vento, sbattere la faccia contro la seconda che si è richiusa per lo stesso motivo, e fare finalmente il saluto d'ordinanza mentre passiamo con la macchina.

L'altro giorno è arrivato il Guardone con la bicicletta e io ero dalle parti del cancello. Maurice non c'era e ovviamente non c'erano neanche le chiavi per aprire. Ho chiamato con la voce, ho chiamato con la radio, ma non c'è stato niente da fare; Maurice è arrivato quando ha voluto lui, già pronto per andarsene, col suo sorriso da ebete.

Oggi poi sono arrivati degli addetti alla sicurezza visto che abbiamo segnalato che la radio non funziona bene. Noi la usiamo e Maurice dice che non sente mai; cosa dovevamo fare?
Maurice non mi ha nemmeno fatta parlare, continuava a ripetere che la radio non si sente punto e basta.

Adesso, sempre con la solita calma immagino, ci installeranno un ripetitore sul tetto e ci daranno radio con un'antenna più potente (tradotto significa che andremo in giro con una radio che ha un'antenna lunga almeno il doppio della radio stessa. Un po' scomodo l'ha definito il tecnico...).

Vediamo se Maurice ci aprirà finalmente il cancello.

Altrimenti gli rubo le chiavi e lo mando a dormire!

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