
Generalmente quando vai a casa di qualcuno e ti colpisce un pezzo d'arredamento, o è comprato da Arif o all'Amazing Bazaar. Più il secondo in verità.
L'Amazing Bazaar ha un grosso difetto: sta su Mombasa Road, che è la strada per l'aereoporto, dalla parte dell'aereoporto, cioè dall'altra parte della città rispetto a Rudnda.

Dopo mesi di insistenza, ho finalmente convinto Felix a buttarsi nel traffico anche il sabato e, in una giornata in cui la temperatura ha sfiorato i 33 gradi, portarmi all'Amazing Bazaar.
I proprietari sono indiani, come Arif, e come lui importano ad intervalli regolari container dall'India pieni zeppi di mobili coloniali originali.

In più i comodini (finalmente!), un'altra cassettiera che ho intenzione di ridipingere e un sacco di idee su piccoli dettagli di arredamento che non so se metterò in pratica nel castello, ma sicuramente terrò presente per la dimora sul Lago.
E poi visto che il conto, pur con lo sconto e quello che volete, ci ha lasciati interdetti, siamo riusciti (Felix, vabbé) a farci omaggiare di questo, come chiamarlo, portaspezie? Se volete metterci le spezie sì, altrimenti mobiletto piccolo con cassettini in ceramica dipinti a mano, probabilmente proveniente da una farmacia indiana degli inizi del millenovecento.
Oppure è qualcos'altro ma non m'importa perché mi piace un sacco!
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