Io non ci ho fatto molto caso, ma Fred, il giardiniere, se n'è accorto lavando la macchina (abbiamo un giardiniere che ci lava le macchine!! Quando gli ho detto che di solito aspettiamo la pioggia, mi ha guardata come se venissi da Marte...).
Ad ogni modo, normalmente si mette la ruota di scorta e poi si va a far cambiare la gomma incidentata.
La mia ruota di scorta aveva uno squarcio fatto probabilmente con il machete (è una delle tante sorpresine della Mercedes e di quelle brave persone che ce l'hanno venduta), per cui abbiamo ritenuto, io, Fred e James, la seconda guardia, soprannominato l'apricancello dalla Sveva, che fosse meglio arrivare al Village Market con la gomma bucata che con quella squarciata, e così ho fatto, a due all'ora, mettendoci una vita.
In Italia sarei andata nel panico più totale, non tanto per cambiare la gomma, ma per il fatto di dover riprendere i bambini all'asilo e non avere la macchina funzionante.
Deve essere l'aria hakunamatatica, ma non me la sono mai presa così comoda come l'altro giorno.
Deve essere l'aria hakunamatatica, ma non me la sono mai presa così comoda come l'altro giorno.
Ho portato la macchina a riparare, pole pole (piano piano in Swahili), mi sono presa un caffè in attesa dell'ora giusta per andare a prendere Filippo, ho preso un taxi con Filippo e il suo seggiolino, li ho riportati a casa, mi sono presa un té, ho preso un pikipiki (motocicletta) per tornare al Village Market all'ora stabilita con il gommista, ho recuperato la macchina, ho recuperato la Sveva, abbiamo incontrato Felix per la merenda e siamo tornati tutti allegramente a casa in tempo per la cena che non avevo preparato e che ho improvvisato in cinque minuti senza nessun senso di colpa.
Direi che l'Africa mi fa bene!
Direi che l'Africa mi fa bene!
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