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martedì 26 luglio 2011

Ghe pensi mi

Everything in Nairobi is about knowing the right people.

Questo me l'ha scritto mezz'ora fa la persona che stamattina alle 7.56 mi ha mandato un email con i riferimenti di una casa temporanea disponibile.
L'annuncio diceva Lakeview come zona. 
Io ho messo Lake view su Google e mi sono ritrovata il segnalino su un'area che proprio ieri sera Felix mi aveva indicato come pericolosa dopo l'incontro che ha avuto con l'incaricato della sicurezza.

Ieri ho passato buona parte della serata a guardare siti di sitemazioni temporanee che andavano dall'hotel Sankara con la sua suite base a 45mila dollari per un mese (inizialmente avevo letto meno zeri e mi sembrava abbordabile tutto sommato...) al Mannonite Guest House, dall'aspetto molto più africancoloniale ma con il grosso handicap che le colazioni vengono servite a partire dalle 7.30, cioé più o meno un'ora troppo tardi per tenere buono il leoncino feroce che essendo nato vicino alla Svizzera evidentemente ne ha risentito e sugli orari non transige, nemmeno si fosse ingoiato un orologio a cucù.
Il risultato è stato che sono andata a letto decisamente demoralizzata e con una gran voglia di scambiare due paroline con Mama Africa. Prima di crollare a dormire però, quando la tipa da cui abbiamo comprato la mercedes mi ha scritto che non riusciva  a risolvere i problemi con il ministero dei trasporti e che non era sicuro che riuscisse a lasciare il paese il primo agosto e lasciarci contemporaneamente la macchina (già pagata per intero, ripeto per chi se lo fosse perso), le ho risposto che non era proprio la giornata per sentire di altri problemi e che non volevo nemmeno sapere se ce n'erano perché avevo già fatto il pieno quotidiano.

I più attenti di voi sapranno che la persona in questione, già citata in altri post , lavora per UNKLESA che tra le altre utilissime cose si occupa di relocation, cioé di sistemare i nuovi arrivati a Nairobi (casa, macchina, documenti, personale a casa, amenità varie). 
La persona in questione è anche una di quelle superefficienti e sveglie che connettono le cose prima ancora che voi glielo chiediate.

La persona in questione stamattina mi ha mandato il messaggio delle 7.56 con l'indicazione della casa temporanea disponibilie a Lakeview e che io ho cassato alle 8.49 fidandomi del fatto che Lakeview e Lake view fossero la stessa cosa.
Ovviamente non lo erano e menomale che Felix mi ha messo il dubbio. Sapete quel modo simpatico quando una crede di sapere tutto e il marito dice lentamente Sei sicura? e lei risponde stizzita Certo! Cosa credi, che non sappia fare una ricerca su Google? Mica sono deficiente! (questo non l'ho detto, perché non volevo dargli il diritto di replica...).
La seconda ricerca su Google ha evidenziato chiaramente che non sapevo fare ricerche su Google e che Lakeview non era la stessa cosa di Lake view.
Capito quindi che la cosa era di nuovo in ballo, ho richiamato la persona del messaggio delle 7.56 e le ho detto di essere interessata alla casa e lei mi ha prontamente messo in contatto con la sua collega (visto che lei in quel momento si stava occupando del problema della mia macchina...) che ho chiamato subito e mi ha detto che mi avrebbe messa in contatto a sua volta con una vicina di casa della proprietaria che mi avrebbe fatto visitare la casa. 
Ho spiegato che nella situazione in cui ero, la casa, la villa, il tugurio, qualunque cosa fosse l'avrei presa, ma lei ha gentilmente insistito perché mi mettessi in contatto con la vicina di casa.

Verso l'ora di pranzo, non avendo sentito ancora niente e non volendo passare per la solita stressata, ho mandato un timido SMS ricordando che mancavano tre giorni e poi eravamo in balìa degli eventi e dovevamo solo ripeterci come un mantra hakuna matata e forse le cose sarebbero andate a posto da sole.
Nessuna risposta dopo un'ora, che giustamente era l'ora di pranzo, quindi le ho lasciato il tempo di digerire. 
A lei sì, ma a Felix no e per la prima volta mi ha stupito non reagento con la solita calma (tranquilla, dai che si sistema tutto! La versione felixiana di hakuna matata insomma...), ma invitandomi caldamente a richiamare la tipa per avere il numero della vicina.
Menomale (ma perché due volte in un giorno ha avuto ragione lui?!) perché la tipa mi aveva mandato un SMS che non avevo ricevuto (PS: non so perché sul numero locale a volte ricevo, a volte non ricevo, a volte riesco a chiamare l'estero, a volte non riesco a chiamare l'estero...hakuna matata comincia dalla simcard!).

Bene, a quel punto, annotato il numero della vicina e saputo tra parentesi che anche qualcuno della Banca Mondiale era interessato alla casa, ho ringraziato velocemente e chiamato immediatamente la vicina. 
Ho cercato di non apparire disperata, ma quando mi ha detto può passare quando vuole, ho risposto ORA prima che finisse la frase.
Quindi, Sveva al seguito, cartina aperta sulle ginocchia, mi sono messa in cammino per Lakeview, non Lake view, e ho trovato la casa alla prima (sto diventando una bussola...per anni mi sono persa per andare a Gavirate e tra un po' faccio la tassista a Nairobi. Ok, tra un po'...).

La vicina è stata molto carina, mi ha fatto vedere tutta la casa anche se dal cancello continuavo a ripetere la prendo
Mi ha dato anche un sacco di dritte su un sacco di cose che spaziavano dal dove comprare formaggi francesi (è francese sia lei che la proprietaria della casa) a quale provider è migliore per la connessione internet.

Domani Felix passa a farsi spiegare dal marito della vicina cose che le donne sono assolutamente incapaci di capire, tipo come funziona il generatore (quelle cose che anche se le capiamo e per caso una volta non funzionano, i mariti ti fanno sentire come se fossimo delle complete deficienti) e venerdì trasloco.

La chicca della giornata è stata quando il capo di Mama Africa al quale avevo inoltrato prontamente alle 9.01 il messaggio delle 7.56, snobbato alle 8.49, al quale lui ha risposto hakunamatatamente alle 10.28, mi ha dato il suo benestare per la casa dal punto di vista della sicurezza e mi ha chiesto en passant se non avevo per caso un'altra casa a disposizione per una collega di Felix che si trova nella stessa situazione nostra. 
Gli ho dato tutti i contatti possibili ovviamente perché come dice la persona in questione che ci ha venduto macchina (pagata e non ancora ricevuta), la lavatrice (idem) e trovato la seconda sistemazione temporanea, everything in Nairobi is about knowing the right people.

sabato 23 luglio 2011

La notte porta consiglio

Ho letto un po' di tempo fa, non ricordo più dove, che quando uno si sveglia nel cuore della notte e non riesce a riaddormentarsi dopo più di mezz'ora, quaranta minuti, si deve alzare, farsi una camomilla, leggere o fare qualcos'altro di rilassante, ma è assoloutamente inutile e controproducente starsene a letto a rigirasi da una parte all'altra.
Bene, non l'ho mai fatto perché mi faceva troppa fatica alzarmi e farmi una camomilla e soprattutto perchè pensavo che il giorno dopo l'avrei scontata con gli interessi, perché è noto che quando la mamma ha sonno ed è cotta è quello il giorno in cui i figli faranno più casino di tutti.

Verso le 3.30 stanotte Filippo ha lanciato un urlo e io da brava mamma premurosa sono scattata su come una molla e sono andata a controllare: aveva perso il ciuccio, il cucciolo!
Ciuccio è una delle tre parole fondamentali che a quasi due anni sa dire, insieme a pappa (che porebbe essere confuso a volte con papà, ma vi assicuro che lui intende cibo) e ancora, generalmente detto quando il piatto è vuoto.
Filippo ha capito la vita; mangia come un bufalo e dorme e quando c'è qualcosa che non va basta un urlo e la mamma scatta.
Tipico maschio italiano insomma.

Ho provato per quasi un'ora a riaddormentarmi e poi ho deciso di tentare e mettere in pratica il suggerimento.
A metà e male, ne sono sicura, perché non mi sono fatta la camomilla (dovrei scendere al piano di sotto, ma più che altro fare rumore per aprire il safe heven, il cancello che isola il piano più alto dove stanno le camere da letto e che ci mette al sicuro da eventuali incursioni notturne...in un compound dove c'è un livello di sicurezza esagerato e ci sono più guardie a giro che residenti; tanto per dire, l'altra sera avevo lasciato le luci della macchina accese e una guardia ha suonato per avvertirci). 
Non mi sono nemmeno messa a leggere per non accendere la luce e svegliare anche Felix.
Mi sono messa a fare la cosa che dicevano di non fare: stare davanti al computer che effettivamente sveglia ancora di più.
Però sto ascoltando Nick Drake che è molto rilassante, ma non credo basti.

Il fatto è che non sono più stanca.

L'effetto altitudine e cambio di clima è passato (cambio di clima per ridere; qui dovrebbe fare freddo in inverno e pare che sul Lago piova a dirotto e sia l'estate peggiore!), il superlavoro di stare dietro alle piccole pesti tutto il tempo lo fa qualcun'altra (dalle 9 alle 5 che non è tutto il tempo, ma vi assicuro che fa una differenza incredibile!), quindi io non ho altro da fare se non riposarmi!
Un attimo, qualcosa faccio anche io, ma sono attività rilassanti se comparate al superlavoro sopracitato e dimostra che il mio stato prostrato di depressione strisciante e malumore costante, sottolineato da un totale abbandono del mio aspetto fisico, era dovuto, oltre che al tempo umidiccio del Lago, anche al superlavoro. 
Non sono fatta per fare la supermamma 24 ore al giorno e questa è una conferma!

Tra le attività di questa settimana:

Supervisione dei lavori in casa nuova. Come se fosse casa nostra e soprattutto in ristrutturazione! La supervisione è consistita in: a) arrivare alla casa da sola, sbagliando strada ovvimente e finendo in periferia (come se Runda non fosse già da quelle parti o come dice Felix più vicina ad Addis Abeba che a Nairobi...), b) incontrare le persone della commissione che sulla carta dovrebbero seguire l'avanzamento della cosa e che vedevano lunedì la casa per la prima volta, prendendo appunti sulle cose da fare...a due settimane dalla data in cui dovremmo trasferirci lì, c) spiegare per la quarta volta al padrone di casa che non voglio che mi lasci le tende in affitto a 75 euro al mese perché non le uso (non so se sono io strana a non usare le tende o qui c'è un businness incomprensibile con le tende per cui pare quasi il pezzo più importante dell'arrendamento delle case...) e d) comprare finalmente le cose che ci serviranno nel primo momento in casa, in attesa del container, dopo aver comparato i prezzi di tutta Nairobi più o meno.
Adesso abbiamo tutto, persino una friggitrice (che come è noto è un bene di prima necessità) dataci in regalo dalla vicina di casa austriaca che ieri ha fatto il trasloco e voleva palesemente liberarsene, insieme ad una bottiglia di Aperol che non so perché l'ha fatta pensare a me (associazione di nazionalità? Quelle robe tipo pizza, mafia e mandolino?) ed un set per giocare a pelote per i bambini (Ma forse sono un po' piccoli no? Cresceranno e poi ce l'hanno nel sangue, siete italiani o no? Veramente io sapevo che il pelote è spagnolo! Vabbé, italiani, spagnoli, fa lo stesso...).

Sviluppo del senso del commercio. Test pratico presso due mercati masaai. Numero degli oggetti acquistati: ridicolo (cinque più un gentile omaggio), ma adesso ho un quaderno pieno di numeri di telefono e indicazioni su tutto quello che i masaai cercano di vendere ai turisti a Nairobi. In più mi sono fatta un sacco di amici; alla fine della prima mattina, al mercato del Westgate Mall, i venditori mi fermavano dicendo Adesso scrivi anche il mio numero e quello che vendo, voglio esserci anch'io sul tuo quaderno! Credo mi abbiano scambiato per una commercinate anche se ho spiegato un sacco di volte che non lo sono e che starò qui per qualche anno, quindi non sono disposta a pagare prezzi turistici sennò vado in fallimento subito e che insomma, mi considerino un viso pallido certo, ma almeno residente (e fa differenza, vi assicuro!).

Nuove amicizie. Il pacchetto di benvenuto di Raf includeva, oltre alla casa, la macchina, la tata e l'autista, anche le amiche. Il risultato è che Filippo ha già incontrato due volte la sua nuova amichetta Vivi che ha la stessa età e probabilmente andrà allo stesso asilo da gennaio (e che anche lei è per metà teutonica), Sveva domani è invitata alla festa di compleanno di Luca (già a sentire il nome le si sono illuminati gli occhi, visto che il suo grande amore dell'asilo sul Lago è Luca appunto. Quando ha incontrato il Luca di Nairobi che non ha quell'aria così mediterranea e non è più alto di lei, c'è rimasta un po' perplessa, ma poi mi ha confessato Sai mamma, in fondo è bravo anche questo Luca qui!) e io ho fatto conoscenza con le relative mamme e adesso ho un sacco di dritte che spaziano dagli ospedali/pediatri ai parrucchieri. In più ieri ho pranzato con Boyana, la tipa che ci vende la macchina (nel senso che noi gliel'abbiamo pagata per intero e lei ancora non ce l'ha data perché i documenti non sono pronti...ma noi ci vogliamo fidare!) e che lavora per l'UNKLESA, già citato in qualche post precedente, dove non ho assolutamente possibilità di entrare perché è solo per consorti di chi lavora per le UN, ma mi ha spiegato che esiste un altro network di volontarie che è invece aperto a tutte le altre consorti e che organizza moltissime cose (io che avevo snobbato il Club delle Donne d'Europa sul Lago....).

Cooking. Ahhh, finalmente ho così tanto tempo che ho ricominciato a cucinare. Non per la sopravvivenza, proprio a cucinare dico! Lo scopo che mi sono prefissa è adattare piatti classici alla disponibilità di cibo locale (per esempio, cucinandola ho capito che la sukuma è una parente nemmeno troppo lontana delle cime di rapa...magari adesso trovo delle orecchiette di tef e metto su un ristorante interculturale, tipo il Toscocina di Firenze). Come al solito ho esagerato, quindi adesso abbiamo in frigo roba per aprire appunto il ristorante, ma conoscendo i componenti della famiglia so che non mi devo preoccupare troppo.

Ciuccio, pappa e ancora appunto....magari riesco a fargli imparare per favore come quarta parola, almeno sarebbe un bufalotto con una sua educazione!

Intanto sta spuntando l'alba e il coro di uccellini africani sta prendendo vita.  Tra poco la luce vincerà la barriera delle tende e sveglierà Filippo che tirerà tutti giù dal letto (me no questa volta, olé!).....Penso di sapere a cosa servono le tende adesso! Dov'è che ho messo il numero del padrone di casa??


domenica 10 luglio 2011

Come non imbucarsi ad una festa

Non ho mai avuto una Mercedes.
Ho una FIAT 500 e ho avuto una FIAT Uno. In fondo non ho mai avuto qualcosa di diverso da una FIAT, quindi questa sarebbe una capitolazione, con grande gioia di Felix ovviamente.
Non è che abbia visto tante FIAT qui in giro comunque...
Martedì pomeriggio andiamo a vederla e se va tutto bene la prendiamo, insieme ad una lavatrice, quasi ugualmente importante vista la velocità alla quale i bimbi si rotolano nella terra rossa africana.

Ieri abbiamo sfruttato l'ultimo giorno della prova di Leni e le abbiamo riservato il meglio: sola con Filippo quasi tutto il giorno e noi tre ce ne siamo andati allegramente al Village Market (che sarà la mall più vicina a casa, quindi dobbiamo conoscerla bene, no?). Ovviamente ne abbiamo approfittato per fare un brunch all'Art Café che è il posto più occidentale che ho visto fin'ora, dove ci si sente veramente come se non fossimo in Africa, ma è taaaanto buono!

La sera abbiamo preso al volo l'occasione ed abbiamo comprato alcune cose dalla vicina di casa che parte tra due settimane (è un periodo di partenza in generale; ci sono almeno tre traslochi nel compound). Credo però che l'occasione l'abbia presa lei visto che ci ha venduto mobili IKEA come se fossero nuovi (tenuti bene, va detto, ma comunque usati!!). In fondo siamo noi scemi che ce li siamo comprati, ma ci piacciono e poi visto che IKEA qui non c'è, ne sentivamo la mancanza.....E noi che siamo scappati in Africa anche per deikeizzarci!!

Scoperta del giorno: UNKLESA, un'associazione che si propone di aiutare i partner (generalmente le mogli...) degli espatriati che lavorano per le Nazioni Unite in Kenya. Capito voi che abitate sul Lago ed avete seguito i mariti rinunciando al vostro lavoro e facendo i salti mortali per non diventare casalinghe disperate?? Qui in Kenya, in Africa, esiste un'associazione che voi nemmeno ve la sognate! Non a caso la Commissione non ne fa parte....
Ovviamente mi farò un giro da quelle parti, anche se appunto so di non rientrare nel traget...

Stamattina Filippo non ha minimamente accennato a modificare le sue abitudini, nemmeno per pietà dei poveri genitori che ieri sera alle 9.30 erano già distrutti. Si è svegliato come al solito alle 6.30.

Quindi tutti giù dal letto e via a fare colazione.
In questi giorni Sveva mangia solo due cose, una è il frutto della passione, cosa sana di cui siamo molto contenti e la seconda sono i Cheerios. La prima volta che mi ha detto che voleva gli anelllini con il miele le ho chiesto come li conoscesse e lei mi ha risposto li ho mangiati da Silvia, lei li mangia sempre a colazione.... Grazie Silvia!

Dopo siamo partiti alla volta del Nairobi National Park, dove si possono fare safari in macchina, ma anche un walking safari che ci sembrava una bella idea. Putroppo siamo arrivati lì ed abbiamo scoperto di aver dimenticato il foglio che dice più o meno che siamo residenti che ci dava diritto a pagare circa tre euro di biglietto invece di venti dollari a testa....Visto che nella zona c'erano anche altre cose interessanti, beh, abbiamo optato per le altre cose interessanti....

Ma la cosa importante è che fin lì ho guidato io!! Devo dire che da quando Steven, l'autista mi ha dato due dritte sul cambio automatico, la cosa è nettamente migliorata (e poi la Mercedes ha il cambio automatico, quindi devo imparare...).
Insomma, alla fine siamo finiti al Mamba Village, che oltre ad essere un resort con un sacco di cose da turisti, ospita alcuni animaletti interessanti come quelli qui accanto (quelli nella foto sono dei bambini; hanno solo tre anni e sono davvero piccolini....).
La Sveva ormai lanciatissima li ha anche accarezzati più volte, mentre Filippo tra un po' ne prendeva uno in mano e cominciava  a sbatacchiarlo per terra....menomale che il guardiano ha salvato il coccodrillino!
Silvia, ancora ai leoni non ci siamo arrivati, ma mi sa che hai ragione, Filippo gli tirerà la coda!


Nel complesso c'erano anche le tartarughe (grandissime...le ultime tartarughe che ho visto dal vivo sono quelle di Eugen e stavano sul suo terrazzo, sul tappetino di erba finta e forse non erano nemmeno tanto vive...)

Altre bestioline presenti erano gli struzzi (Mamma, va bene se uso un solo fegato di struzzo al posto dei trecento grammi di quello di pollo per i crostini toscani? Magari scopro una nuova ricetta...), i pavoni che non mi sono nemmeno data la pena di fotografare poverini, e la giraffa reticolata (credevate che di giraffe ce ne fosse un tipo solo eh? E invece no, qui ce ne sono di tre tipi: la Rothschild che abbiamo visto lo scorso fine settimana al Giraffe Centre, la Reticolata o Somala che a me piace di più della prima e la Masai, che non abbiamo ancora visto).
Dopo i vari animali ci siamo concessi un giro alle giostre molto africane del Mamba Village (con prezzi europei chiesti però in stile africano: appena scesi dalla giostra, sorriso a Sveva e sussurro alla mamma 200 scellini, né grazie, né per favore e ovviamente niente cartelli alla giostra....mi ci devo abituare e suprattutto capire se il biglietto lo chiedono a tutti e se costa uguale, ma mi sa di conoscere già la risposta...).

Dopodiché ci siamo fatti tentare dal profumino che arrivava dalla zona pappa dove stavano arrostendo più o meno un branco di capre e ce ne siamo fatti dare una spalla (pollo per i bimbi e menomale perché la capra era buona, ma un po' duretta...).

Rientro un po' più trafficato dell'andata (e menomale non ho guidato!) ed ho cominciato a capire qual'é l'incubo ricorrente di Felix...
Vabbé, va capito povero, l'aria che respiravamo fin'ora al massimo diventava irrespirabile quando i Robustelli concimavano (naturalmente) i loro campi illimitati....provate un po' voi a ritrovarvi di colpo con tutti questi tubi di scappamento ognidove, bloccati nel traffico e senza possibilità di svicolare (anche perchè ancora tutte le volte che vogliamo mettere la freccia parte il tergicristallo...).

Ad ogni modo lungo la strada ci sono anche cose divertenti che potrebbero fare arredamento secondo me...

Ultima nota della giornata. Il pomeriggio o del sabato o della domenica troviamo sempre una festa di compleanno al compound dove ovviamente ci imbuchiamo.
Questa domenica la festa era veramente divertente, con l'animatore, il clown, dolci stile americano con glasse fosforescenti e debordanti di cioccolato (ho scoperto una cosa favolosa fatta a base di rice crispies tenuti insieme da una roba appiccicosa che potrebbe anche essere latte condensato e ricoperta di ciliegine candite rosso lampeggiante...chi ne sa qualcosa me lo dica per favore...). 
La grossa differenza rispetto alla festa dello scorso fine settimana è stata che io e la Sveva eravamo davvero le uniche cose pallide (dopo i rice crispies) e quindi non è stato possibile imbucarci senza farci notare. In più appena arrivate l'animatore ci è venuto incontro chiedendo a Sveva se voleva giocare e ci hanno sgamato subito tutti....

Dopo l'imbarazzo iniziale la Sveva è stata spinta (leggi minacciata) ad integrarsi in più modi, ma anche aver vinto un gioco non è riuscito a fare il miracolo....L'unico momento in cui non stava attaccata ai tacos o alle gambe della mamma era quando doveva andare in giro a cercare caramelle e ciuccialecca (ndr leccalecca), cosa che poteva fare benissimo in solitario e senza dover necessariamente comunicare.

Vediamo se alla prossima festa da imbucati va meglio!