martedì 21 febbraio 2012

Healthy Food

Quando siamo arrivati in Kenya, quando stavamo a casa di Raf, ci siamo fatti un po' abbagliare dalla diversità del cibo e ci siamo concessi degli eccessi non proprio salutari.

Sveva mangiava matoke (ensete, banane verdi, fritte) e io anacardi in quantità quasi industriali.

Poi, sempre a casa di Raf, ho trovato il libro di Allan Carr E' facile controllare il peso se sai come farlo e visto che con il suo libro E' facile smettere di fumare se sai come farlo mi ha fatto effettivamente smettere di fumare, ho pensato che valeva la pena leggerlo e provare.

L'unico errore di Carr è che in pratica suggerisce di diventare vegetariani e anche se in passato ci ho provato, a costo di diventare anemica, dopo una anno di prova di forza la mia anima fiorentina ha reclamato carne, possibilmente viva.

Quindi in questo caso il libro di Carr non ha funzionato, io ho ricominciato ad esplorare la diversità alimentare e soprattutto mi sto facendo venire un'intolleranza alimentare ai manghi da quanti ne mangio.

L'apice dei disordini alimentari è stato toccato al rientro dalle vacanza di Natale, quando la tata - la tata! - mi fa Eh però, sei andata un mese in Italia e sei un po' dimagrita perché stavi davvero ingrassando qui in Kenya!

Il tono non era come potreste pensare e menomale che sei un po' dimagrita!, ma peccato che tu sia un po' dimagrita!, visto che qui gli standard sono un po' diversi e per esempio lei che è magra per i nostri standard si lamenta di continuo perché vorrebbe ingrassare ed essere come me. 
Figuratevi che piacere mi fa sentirmi dire che vorrebbe essere come me!

Uno dei primi complimenti che ha fatto a Filippo è stato è grasso e ci abbiamo messo una settimana a capire il senso e non sentirci offesi...

Dopo Natale la scuola tedesca ha rimandato a casa i bambini con una bella letterina nello zaino.

La letterina riportava la piramide alimentare su una facciata e sull'altra un lamento lungo un kilometro sui genitori che mandano i figli a scuola con merendine poco healthy - salutari - e terminava la predica con una frase del tipo se non è salutare non lo vogliamo.

E' stato organizzato un giorno speciale durante il quale i bambini venivano istruiti (indottrinati) su cosa è sano e cosa no e poi sono stati spediti a casa a fare la lezione ai genitori (mamme).

A parte sentirmi in dubbio per cinque minuti se la frutta secca fosse permessa o no (la risposta è sì), non ho subito particolari contraccolpi e le merende scolastiche di Sveva e Filippo non sono state cambiate di una virgola.

A volte mi sfiora l'idea di mandarli a scuola con bastoncini di carote e cetrioli, ma poi mi chiedo perché devo punirli in questo modo barbaro e salutare.

Comuqnue l'indottrinamento ha funzionato benissimo; ieri sono andata a prendere Sveva e visto che eravamo un po' in ritardo ho deciso di comprarle qualcosa per merenda alla caffetteria della scuola. 

Davanti alla scelta pancakes, croissant salle mandorle e brioches alla cannella (e lo chiamano healthy food??), mia figlia ha chiesto UNA MELA!

Filippo invece continua a mangiare come un maialino (nei modi e nelle quantità), è grasso come dice la tata e probabilmente ispira visto che il suo amichetto Joseph (o Fofef come lo chiama lui sputacchiando da tutte le parti), gli ha già tirato quattro morsi.

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