lunedì 18 febbraio 2013

BusyBee

Non ci sto più dietroooo!
Ragazzi, non ce la faccio, succedono troppe cose.
Vabbé, magari è perché c'è mamma in visita e facciamo anche più cose, ma io non lo so, non trovo più il tempo...
E questo conferma che quando una non lavora (una, non uno, attenzione), ha il doppio di cose da fare perché tanto non lavora.
Oppure che si rilassa e diventa imbranata tutto d'un colpo e non riesce più a fare quello che faceva prima, ma questa è la risposta degli uni e non delle une.

Dunque, eravamo rimasti alla Sommer Fest e al suo demenziale comitato. La presunta pasticcera continua a fare ostruzionismo serrato per email e non siamo riusciti (anzi riuscite, perché ovviamente siamo tutte une che non lavoriamo e non abbiamo un tubo da fare nella vita se non organizzare feste estive) a prendere una decisione concreta.
Lo so, alla fine sarà un massacro, nel senso che dovremo fare tutto di corsa e le cose verranno arrangiate. Ma alla fine so anche che saranno tutti felici, perché siamo in Kenya, il sole splende (peccato che la Sommer Fest avverrà durante la stagione delle piogge...), i tedeschi della scuola tedesca sono meno tedeschi di quanto si pensi e si sono hakunamatatizzati alla perfezione e io sarò l'italiana strana che non si rilassa e andrà a vedere il pelo nell'uovo.
La prossima volta che mi viene in mente di fare una torta, prima lo scrivo e aspetto che qualcuno mi fermi dall'offrirmi volontaria a casaccio!
Ad ogni modo, la prossima riunione del Sommerfestplanungskommittee sarà giovedì, per fortuna di sera così non dovrò stressare tutti per arrivare in tempo.

Questa settimana c'è l'imbarazzo della scelta per quanto riguarda le riunioni a scuola: stasera riunione dell'asilo (riunione dell'asilo!!) e giovedì, giusto prima del Sommeraccidentiquantoèlungokommittee, pare passi un tipo, che sicuramente ha dei titoli per farlo, a parlarci della sicurezza.

Già, la sicurezza.
Adesso metto le mani avanti una volta per tutte: se sentite notizie allarmanti al telegiornale, filtrate. Soprattutto nelle prossime settimane. Ci sono le elezioni. Sì, anche in Italia, lo so, e quasi quasi preferisco essere qui, ma la volta scorsa qui è successo un po' di casino, quindi adesso tutti sono in allarme.
Ok, ci sono alcuni che lasciano il paese, ma francamente ci sembra esagerato.
Noi ci limitiamo a fare scorte alimentari (chi li tiene i bambini altrimenti?!) e organizzarci per playdates in caso la scuola chiuda.
Il problema, se scoppia qualcosa, è per i kenyoti, non per noi e noi possiamo solo cercare di aiutarli e incrociare le dita.
Ma non voglio metterla tragica, stiamo a vedere e siamo positivi.
E comunque se non scrivo non preoccupatevi; sarà solo per pigrizia!

Ma torniamo a noi; la scorsa settimana c'è stato il carnevale.
L'anno scorso sono diventata tristemente famosa per essere stata la mamma svampita che manda i bambini vestiti da carnevale non a carnevale.
Quest'anno ho letto con attenzione maniacale le comunicazioni dell'asilo (circa una al giorno!), ho chiesto cinque o sei volte ad Hayet che su queste cose non è proprio una garanzia e ad altre venticinque mamme e mi sono preparata bene. In più ho avuto un colpo di fortuna pazzesco: hanno dato un tema per il carnevale: il circo.
E dove sta il colpo di fortuna?
Sta nel fatto che l'anno scorso, durante una delle incursioni al Toi Market, avevo trovato una paccata di costumi di carnevale e tra questi ce n'era uno da leone, per Filippo e uno da majorette per Sveva che è stato erroneamente interpretato come domatore di leoni (la storia della majorette l'ha tirata fuori la nonna la scorsa settimana....io ho vissuto per un anno nella beata convinzione che si trattasse di un costume da domatore!).
Cos'altro dire se non perfetto?
Ho quindi aggiunto alcuni gadget al costume di Sveva (il cerchio di fuoco, la frusta e il cappello a cilindro, che ovviamente non potevano esserci visto che era un costume da majorette!) e ha mandato i miei figli a scuola, belli vestiti e truccati, il giorno giusto.
Filippo non ha mostrato grandi segni di entusiasmo, anche perché ha iniziato a fare il tempo pieno e l'attività di martedì pomeriggio è young farmers, piccoli contadini, praticamente vanno in giro a piantare semini e innaffiare e per lui è una cosa da grandi, e questo basta a catalizzare tutta la sua attenzione il martedì.
Sveva invece ha riscosso un successone, se non altro per l'originalità in mezzo a ottanta fatine rosa e viola ed era così felice che non si reggeva più.

E poi siamo partiti per un lungo fine settimana per far vedere alla nonna qualcosa di diverso dal Village Market, Karen e i negozi Kazuri e farla sentire finalmente in Africa: l'abbiamo portata a Naivasha, al Lahai cottage, dove eravamo stati quasi un anno fa. Questa volta però nel periodo giusto, non durante le piogge e finalmente ce lo siamo goduto appieno (leggi: abbiamo usato la piscina!!).
Ci siamo rilassati, abbiamo girato nel dintorni (Nakuru, Crescent Island...), abbiamo ovviamente fatto BBQ facilitati e ci siamo divertiti come sempre quando mettiamo il naso fuori da Nairobi e ci rendiamo conto di essere in Africa.
A Nakuru abbiamo anche avuto un incontro più che ravvicinato con un grosso babbuino che non si è fatto né in qua né in la ed ha strappato di mano i panini ai bambini, incurante delle manate che gli stavamo incautamente dando sul groppone...

Siamo tornati ieri e subito si ricomincia con gli impegni...tipo adesso vorrei dedicarmi ad un'attenta selezione delle foto per questo post, magari con qualche effetto speciale, ma devo correre a saltare davanti allo specchio al ritmo di Girls just wanna have fun, altrimenti non ce la faccio a correre al Nakumatt a comprare quelle due o tre tonnellate di manghi che serviranno fino a domani, scattare a scuola a recuperare bambini urlanti e Maggie, una favolosa massaggiatrice di cui la nonna non può più fare a meno....

Ecco perché non ce la faccio a scrivere regolarmente!

3 commenti:

  1. Le notizie allarmanti cominciano ad arrivare ma io mi fido di quello che dici tu e continuo a sognare un viaggio africano...oltre che dei posti che descrivi mi sto innamorando dell'Etiopia...tu conosci Addis abeba...che mi dici?

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    1. Ignorale e viaggia, sempre! No scherzo, prudenza necessaria, ma senza allarmismi. Comunque ormai ci siamo, lunedì tutti a votare e vediamo.
      L'Etiopia....ah, l'Etiopia....il motivo del mio mal d'Africa. Ovviamente oggi non è l'Etiopia che mi ha fatta innamorare circa quindici anni fa e quando sono tornata ad Addis è stato strano, perché le cose sono cambiate (chiaro!), il fascino è diverso. Ma gli etiopi sono gli stessi; quei visi dolci e quei modi gentili sono indimenticabili! Non so se ci vivrei perché comunque è un paese con un regime politico un po' restrittivo. Tanto per dirne una, il cellulare non prende e devi avere una scheda etiope e cosine di questo genere. E' un paese povero con tutto quello che ne consegue. Il Kenya anche non è ricco (anche se c'è una classe politica ricchissima anche per i nostri standard), ma è in pieno boom economico e si sente. Ma i posti fuori Addis, le campagne, le zone 'archeologiche'...ci sono dei posti e dei paesaggi meravigliosi. Sì, vacci, è bellissima!!

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