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lunedì 15 agosto 2011

Slashguu

La sera Sveva ci augura la buonanotte in tedesco (da sempre, non da ora che parliamo di scuola tedesca...), a modo suo, dicendoci qualcosa che suona come slashguu appunto e che in tedesco sarebbe invece schlaf gut.

Ormai non la correggiamo nenache più perché è troppo carino come lo dice. Speriamo solo non lo dica alla direttrice della scuola tedesca la prossima volta che la vede, dimostrando così in una volta sola che non capisce e non dice nemmeno cose elementari.

L'impatto con la scuola tedesca è stato buono, nel senso che a me ha fatto un'ottima impressione, ma ho la sensazione che alla direttrice del kindergarten, possiamo non aver fatto un'altrettanto buona impressione.

Prima di tutto l'ho importunata via email quando eravamo ancora in Italia e lei era in vacanza, ma mi avevano messo il terrore di non trovare posto in nessuna scuola, anche se questo non è in effetti un buon motivo per fare stalking.  
Comunque lei mi rispondeva solo quando era necessario e pensavo di aver trovato un equilibrio, nel senso che io sapevo che lei leggeva i miei messaggi e lei sapeva che non avevano necessariamente bisogno di una risposta, ma bastava cliccare su invia ricevuta di lettura e la mamma italiana ansiogena si sarebbe tranquillizzata fino al prossimo messaggio.

Ma la consapevolezza di stare facendo il primo errore l'ho avuta quando, lunedì scorso, giorno di rientro dalle ferie per la direttrice, mi sono presentata con Sveva alla scuola, senza appuntamento.
E infatti la prima domanda della direttrice, prima ancora di porgermi la mano e darmi il buongiorno è stata avevamo appuntamento? accompagnata da uno sguardo di ghiaccio e posta ovviamente in tedesco.
Mi sono impappinata all'istante non sapendo se era meglio pregarla di passare all'inglese, peggiorando così notevolmente la mia situazione, o cercare di spiegare in tedesco che no, non avevamo appuntamento.
Ho scelto di peggiorare la mia situazione e lo sguardo è diventato ancora più di ghiaccio.

Durante la conversazione comunque il ghiaccio si è sciolto (un pochino) e mi è sembrato che le cose diventassero più distese, anche se ogni tanto la direttrice si distraeva e passava casualmente al tedesco e io dovevo ri-pregarla di tornare all'inglese.

Alla fine mi ha salutata dicendomi che avrebbe avuto una settimana di riunioni con gli insegnanti in cui avrebbero deciso in quale data Sveva avrebbe potuto iniziare ad andare a scuola (la scuola inizia il 22, ma i nuvi inserimenti sono ovviamente scaglionati), visto anche che necessiterà di un'attenzione particolare.
Quello che io avevo capito era che, non sentendo niente da parte sua per la fine della settimana (scorsa) avrei dovuto chiamarla per sapere appunto i risultati di queste frenetiche consultazioni.

Oggi è il 15 agosto, ferragosto, notoriamente festivo.

Notoriamente da noi, visto che qui è tutto aperto TRANNE la delegazione che ,come è ormai chiaramente nel suo stile, non fa nessuno sforzo per adeguarsi ai costumi locali. Ad ogni modo il risultato di questa cosa è che Felix ha scoperto di essere in vacanza e pensavamo che poteva essere una buona occasione per passare dalla scuola tedesca e far vedere che qualcuno in famiglia parla davvero tedesco.
Però non volevo ripetere l'errore e presentarmi senza appuntamento, quindi ho chiamato la direttrice anche perché la settimana di consultazioni è passata e ritenevo chiaro che si fosse dimenticata di chiamarmi.

Errore.
Senza nemmeno chiedermi come stavo, mi ha subito bloccata dicendo che ancora le consultazioni non erano finite e che si ricordava bene che avrebbe dovuto chiamarmi, ma che lo avrebbe fatto appunto a tempo debito.
Per quanto riguardava la mia richiesta di passare con Felix a visitare la scuola, non se ne parlava proprio; il primo appuntamento disponibile era, forse, la prossima settimana e solo alle una di pomeriggio.
Insomma, coma diavolo mi permettevo di chiedere un appuntamento con qualche ora di anticipo?

Praticamente il risultato è stato lo stesso che presentarmi senza appuntamento.

Ah, altra chicca, mentre digitavo il numero della direttrice mi sentivo come ad un esame, come se stessi telefonando al mio supercapo o a qualcuno di molto importante....è la direttrice dell'asilo di Sveva e io mi sento lo stomaco sottosopra al pensiero di chiamarla?
C'è decisamente qualcosa di sbagliato!

Ad ogni modo un errore l'ha fatto anche lei alla fine della giornata: mi ha chiamata sbagliando palesemente numero di telefono e chiamandomi Sylvie.

L'ho sentita un po' più umana...


mercoledì 10 agosto 2011

Babilonia

La buona notizia è che la scuola tedesca prende sia Sveva che Filippo in un colpo solo (e oltretutto Filippo scala velocemente la lista d'attesa perché c'è Sveva a scuola). Tra una settimana circa ci faranno sapere quando ci sarà l'inserimento, ma probabilmente ad inizio settembre Sveva potrà già cominciare e Filippo al massimo ad inizio ottobre.

La cattiva notizia è che per accedere alle elementari Sveva deve avere un livello soddisfacente di tedesco e non è detto che tra un anno lo avrà (deve passare addirittura un esame a maggio!), quindi c'è il rischio che debba fare ancora due anni di asilo ed entrare alle elementari a sette anni. Il che ha i suoi vantaggi, sicuramente (può giocare un anno di più), ma anche i suoi svantaggi (sarà sempre la più grande della sua classe e per quel che mi ricordo non è la cosa più divertente, a parte quando tutti dipendono da te perchè sei l'unico in classe ad avere la patente!).

Comunque abbiamo imparato a non farci troppi programmi perché le cose possono cambiare di continuo, quindi teniamo presente che dopo rientrerà nella scuola europea e non in quella italiana e che magari sono più preparati a fronteggiare situazioni diverse come questa qua e forse le cose si riaggiustrano da sole (sto cominciando a pensarla hakunamatatamente!).

La scuola mi ha fatto un'ottima impressione e la persona con cui ho parlato anche e questo fa davvero tanto e sono contenta anche per Filippo perché l'asilo alternativo che avevo trovato non mi aveva proprio convinto (diciamo che è difficile fare confronti con il Melaverde, ma la scuola tedesca ci si mette d'impegno....).

Ad ogni modo la scuola non è, come credevo, metà in tedesco e metà in inglese; è completamente in tedesco e questo complica un pochino le nostre comunicazioni.

Adesso che Sveva sta cominciando a parlare in inglese (devo dire che mi stupisce, a volte la sento dire delle frasi complete e corrette e mi domando come abbia fatto ad imparare), deve ricominciare con il tedesco di cui si ricorda pochino ovvimente, avendolo lasciato da parte quasi due anni fa. Ma via via credo che le cose torneranno a galla.

Filippo invece sta cominciando a parlare, questa è la notizia del giorno.
Anzi no, la notizia del giorno è che sta cominciando a parlare in inlgese!
Quasi due anni che sente parlarci in italiano e dopo nemmeno due mesi di tate, adesso parla inglese.
Figuriamoci adesso che, secondo la direttrice della scuola tedesca con la quale ho parlato, dobbiamo rispettare uno schema rigoroso per cui io devo parlare sempre italiano, Felix tedesco e la tata inglese e non mescolare niente altrimenti i bambini non capiranno più niente...
Senza contare lo swahili ovviamente.

Svilupperemo un complicatissimo codice di comunicazione con i segni che capiremo solo noi e quando torneremo in Europa saremo completamente incapaci di comunicare con il mondo esterno....