venerdì 5 ottobre 2012

Attivamente...

Ci sono periodi in cui i giorni sembrano scorrere più veloci. Vi succede?

Deve essere quando si hanno così tante cose da fare che non c'è neanche il tempo di pensare a come farle tutte; si fanno e basta.

Questa settimana è stata abbastanza piena.

Ho avuto ben due riunioni all'ospedale psichiatrico e se la prima mi ha fatto apprezzare di più i miei colleghi più stretti e dubitare del nomignolo che la mia amica Juliana ha affibbiato a quel posto, la seconda riunione ha fugato ogni dubbio, pur lasciando intatto l'apprezzamento per i colleghi più stretti.
Non scendo in noiosi dettagli, ma pur avendo trovato la soluzione al problema per cui mi hanno fatto un contratto, non una soluzione qualunque, un rattoppo o altro, ma una signora soluzione, ideata niente meno che dai geniacci del CERN, il centro europeo per la ricerca nucleare, quello di Carlo Rubbia, non proprio gli ultimi arrivati insomma, gli abitanti dei piani alti dell'ospedale psichiatrico  non hanno reagito con un hurray! come hanno fatto i comuni mortali dei piani bassi, ma hanno cominciato a fare gli schizzinosi Ma siamo proprio sicuri? Ma non vogliamo fare altri test? ci mancava solo che dicessero Ma in fondo chi si credono di essere questi del CERN e me ne andavo sbattendo la porta.
Ad ogni modo, per fortuna che i comuni mortali dei piani bassi sono convinti e ancora lì che urlano hurray! altrimenti crollava la mia fiducia nel lieto fine.

Mi sono avventurata downtown, non proprio in centro dove lavora Felix, ma circa a metà strada e non solo ho trovato la strada, ma sono arrivata all'appuntamento in largo anticipo, facendo felicissima la persona che dovevo incontrare e che doveva scappare il prima possibile (non perché non mi sopportasse, sepro, ma perché doveva andare a prendere la figlia all'asilo...).
Purtroppo ancora non ho chiara la planimetria di Nairobi e giro con la cartina sulle ginocchia (mentre guido. A Nairobi. Da suicidio insomma...), però comincio a conoscere le zone a macchia di leopardo. 
In questo caso era una zona attigua a quella dove si trova l'Aga Khan che ho visitato ormai innumerevoli volte, quindi non era particolarmente difficile, ma visto il mio senso dell'orientamento lo considero un buonissimo risultato. Insomma, se non altro non devo andare in giro con la bussola come un ricercatore svizzero di un paesino perso nelle Alpi che si avventurò a Roma per la prima volta attrezzato di bussola e convinto che tanto prima o poi sarebbe andato a sbattere contro il GRA e in un modo o nell'altro ce l'avrebbe fatta (storia vera, riportata da amici. Non conosco personalmente lo svizzero, ma era un tipo che bolliva i vestiti sporchi in un pentolone d'acqua per lavarli...un'originale insomma).

Ho cercato di imitare un'idea che ho trovato geniale per fare dei biscotti con impronte di dinosauro, ma essendo sprovvista di dinosauri ho pensato di sostituirli con macchinine e fare la variante safari fangoso. I bambini (il tutto è stato fatto in occasione di un playdate con un amichetto di Sveva) si sono divertiti un mondo a massacrare l'impasto dei biscotti, ma il risultato è stato visivamente deludente perché le impronte di pneumatici piccoli e pressoché lisci, cotte in forno, non hanno lasciato traccia e nemmeno il più esperto dei rangers potrebbe scovarle. Però erano buoni (grazie, se la ricetta andava bene!) e i bambini se li sono mangiati di gusto.

Infine ho comprato un divano che adocchiavo da circa due mesi e sono doppiamente felice perché non solo mi sono decisa a prenderlo (cosa che non succede spesso, di solito parlo di qualcosa che avrei voluto comprare per mesi e mesi e rimpiango di non averlo fatto fino a che Felix non ce la fa più ad ascoltare le mie lamentele...e la cosa in oggetto è ormai sparita dalla circolazione!), non solo mi piace davvero (vi capita di rendervi conto che avete comprato qualcosa che in realtà quando non era vostra sembrava diversa?),  ma ho anche la bella sensazione di aver trovato un bravo artigiano che è stato gentilissimo e puntuale (non è proprio scontato qui, il puntuale intendo...) e sembrava davvero contento dell'affare (eravamo entrambi contenti del prezzo, quindi vuol dire che è stato un affare, no?).

In più abbiamo prenotato le vacanze di Natale e una piccola gita per il prossimo fine settimana, così magari avrò racconti più avventurosi che i miei giri in città per i prossimi post...

Insomma, settimana intensa e produttiva, senza troppi ospedali né virus particolari, una vita sociale attiva, sia mia che dei bambini, e con ancora un bel sole che brilla prima della stagione delle piccole piogge ormai imminente.

Questa volta comunque ci stiamo organizzando per non rimanere bloccati dal solito lago di fronte al cancello e non ci faremo cogliere impreparati.

In teoria....


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