Le fragole locali sono carine.
Un po’ più piccole di quelle a cui siamo
abituati, un po’ più irregolari, ma soprattutto piene di piccoli anfratti dove
si annidano tonnellate di terra irremovibili.
Nonostante sia in Africa da quasi un anno
(!) e abbia abbassato considerevolmente i miei pretenziosi standard igienici su
molti aspetti della vita, non riesco a mangiare queste fragole dopo averle
lavate solo tre (quattro, cinque, sei….)
volte, ma devo fare qualcosa di più per rassicurarmi di non dare da mangiare
alla mia famigliola germi con panna montata, occasionalmente frammisti a
fragole.
Allora uso il bicarbonato di sodio, visto
che l’amuchina oltre che esagerata è anche introvabile qui e non voglio
arrivare ad estremi come la candeggina (ho sentito che qualcuno la usa, non
scherzo!).
Oggi stavo lavando le suddette fragole
quando la tata mi chiede Perché usi
quello? Indicando il bicarbonato che per lei ha solo un potere lievitante.
Allora ho attaccato tutta una storia che iniziava dalla scoperta del
bicarbonato come disinfettante contro la toxoplasmosi in gravidanza,
probabilmente mossa anche da un qualche spirito semimissionario nell’intento di
spiegarle norme base e tenendo conto che vuole avere almeno sette figli e per ora ne
ha solo due.
L’espressione che via via si dipingeva sul
suo viso però non corrispondeva proprio al mio spirito semimissionario, neanche
a voler interpretare.
E infatti, con un sorriso che male
nascondeva quell’espressione che a volte i visi colorati hanno guardando i visi
pallidi e le loro stranezze, alla fine della storia mi fa Qui da noi le donne incinte la mangiano la terra.
….
Ecco, ho avuto più o meno la vostra
reazione.
La spiegazione è molto semplice; avete
presente le voglie? Noi abbiamo voglia di fragole (guarda caso!), speck (io),
cocomero a gennaio (Giu) e altre cose da
mangiare che magari possono essere rare, costose, fuori stagione, ma
comunque rientrano nell’immaginario alimentare della maggior parte delle
persone. Qui per calmare la fame smisurata delle donne incinta non hanno
trovato di meglio che farsi un giretto in giardino e mangiare terra.
Giuro, ha
detto proprio così, Andavo in giardino e
mi mettevo a mangiare la terra…
Ma vanno anche oltre: la vendono, in
pacchettini carini, speciali per le donne incinte. Con un’operazione di
marketing fuori dal comune insacchettano quantità di argilla, che magari si
presenta meglio, e riescono a convincere le sventurate che in un modo o nell’altro
è migliore di quella del giardino e si fanno pure pagare. Un po’ come quell’episodio
di Gatto Silvestro con la bambina terribile che gliene fa di tutti i colori e
gli fa appunto mangiare la terra.
E la tata, non contenta di avermi
ammutolito con questa storia, è andata oltre.
Mi fa, Adesso capisci perché per noi non è
un problema che i nostri bambini imparino a gattonare nel fango?
Effettivamente non fa una piega…
Ma la migliore è stata alla fine.
La terra però, quando la mangi ti fa sentire
sazio, ma non è che sia proprio il miglior nutrimento per bambini in crescita,
mi fa.
Ma dai….
Quindi, quando i bambini che gattonano nel
fango mangiano troppa terra, non mangiano qualcosa che li fa crescere, allora
il dottore ci dice di dargli delle arance, così almeno mettono in bocca quelle
(piene di terra perché comunque rotolano insieme al bambino…) e non la terra.
Insomma, un altro modo di vedere l'apporto vitaminico....
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