domenica 17 giugno 2012

Terra!


Le fragole locali sono carine.

Un po’ più piccole di quelle a cui siamo abituati, un po’ più irregolari, ma soprattutto piene di piccoli anfratti dove si annidano tonnellate di terra irremovibili.

Nonostante sia in Africa da quasi un anno (!) e abbia abbassato considerevolmente i miei pretenziosi standard igienici su molti aspetti della vita, non riesco a mangiare queste fragole dopo averle lavate solo tre  (quattro, cinque, sei….) volte, ma devo fare qualcosa di più per rassicurarmi di non dare da mangiare alla mia famigliola germi con panna montata, occasionalmente frammisti a fragole.


Allora uso il bicarbonato di sodio, visto che l’amuchina oltre che esagerata è anche introvabile qui e non voglio arrivare ad estremi come la candeggina (ho sentito che qualcuno la usa, non scherzo!).

Oggi stavo lavando le suddette fragole quando la tata mi chiede Perché usi quello? Indicando il bicarbonato che per lei ha solo un potere lievitante. Allora ho attaccato tutta una storia che iniziava dalla scoperta del bicarbonato come disinfettante contro la toxoplasmosi in gravidanza, probabilmente mossa anche da un qualche spirito semimissionario nell’intento di spiegarle norme base e tenendo conto che vuole avere almeno sette figli e per ora ne ha solo due.

L’espressione che via via si dipingeva sul suo viso però non corrispondeva proprio al mio spirito semimissionario, neanche a voler interpretare.

E infatti, con un sorriso che male nascondeva quell’espressione che a volte i visi colorati hanno guardando i visi pallidi e le loro stranezze, alla fine della storia mi fa Qui da noi le donne incinte la mangiano la terra.

….

Ecco, ho avuto più o meno la vostra reazione.

La spiegazione è molto semplice; avete presente le voglie? Noi abbiamo voglia di fragole (guarda caso!), speck (io), cocomero a gennaio (Giu) e altre cose da mangiare che magari possono essere rare, costose, fuori stagione, ma comunque rientrano nell’immaginario alimentare della maggior parte delle persone. Qui per calmare la fame smisurata delle donne incinta non hanno trovato di meglio che farsi un giretto in giardino e mangiare terra. 
Giuro, ha detto proprio così, Andavo in giardino e mi mettevo a mangiare la terra

Ma vanno anche oltre: la vendono, in pacchettini carini, speciali per le donne incinte. Con un’operazione di marketing fuori dal comune insacchettano quantità di argilla, che magari si presenta meglio, e riescono a convincere le sventurate che in un modo o nell’altro è migliore di quella del giardino e si fanno pure pagare. Un po’ come quell’episodio di Gatto Silvestro con la bambina terribile che gliene fa di tutti i colori e gli fa appunto mangiare la terra.

E la tata, non contenta di avermi ammutolito con questa storia, è andata oltre.

Mi fa, Adesso capisci perché per noi non è un problema che i nostri bambini imparino a gattonare nel fango?

Effettivamente non fa una piega…

Ma la migliore è stata alla fine. 

La terra però, quando la mangi ti fa sentire sazio, ma non è che sia proprio il miglior nutrimento per bambini in crescita, mi fa.

Ma dai….

Quindi, quando i bambini che gattonano nel fango mangiano troppa terra, non mangiano qualcosa che li fa crescere, allora il dottore ci dice di dargli delle arance, così almeno mettono in bocca quelle (piene di terra perché comunque rotolano insieme al bambino…) e non la terra.

Insomma, un altro modo di vedere l'apporto vitaminico....

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